Si
è conclusa sabato scorso la prima edizione del Castellaneta Film
Fest, un progetto che si inserisce nell’ambito della programmazione
delle iniziative della Pro Loco di Castellaneta, organizzato col
patrocinio del Comune di Castellaneta e dell’Assessorato alla
Cultura, e in media partnership con la redazione di Castellaneta
Restyle.
Avviata
già con le serate del 26 e 29 luglio presso il lido La Vela Club, a
Castellaneta Marina, con una prima selezione ad opera di una giuria
popolare, la manifestazione ha animato, dall’1 al 3 agosto, il
ritrovato Palazzo Baronale di Castellaneta, antica sede del seminario
diocesano, poi monastero di clausura e, oggetto di un progetto di
restauro e conversione in museo, da anni purtroppo inutilizzato e,
per l’occasione, affidato dal Vescovo della Diocesi di
Castellaneta, Sua Eccellenza Mons. Pietro Maria Fragnelli, alla Pro
Loco cittadina quale contenitore culturale nel cuore del centro
storico.
Il
Festival cinematografico internazionale è stato dedicato, nella sua
prima edizione, a ‘cortometraggi’ di giovani registi, che hanno
popolato questa bellissima location, in ‘bilico’ sulla gravina,
con proiezioni ogni sera, al culmine di intense giornate di attività
culturali, appesi tra realtà e fantasia su una scenografica
terrazza, sotto l’icona di chi, nato proprio in questa terra,
credendo nella sua piccola prima occasione, è divenuto il primo tra
i divi, il ‘Mito’: Rodolfo Valentino.
Protagonisti
di questa avventura: i cortometraggi, della durata massima di 15
minuti. Storie che raccontano qualsiasi “punto di vista unico” e
il talento di chi le ha scritte, pensate e rivelate.
Il
festival ha vantato, fin da questa prima edizione, un’importante
giuria: Luca Miniero il noto regista, già reduce dal successo del
tanto acclamato Benvenuti al Sud, del quale ha anche diretto il
sequel, Benvenuti al Nord, nel 2012;Kash Gabriele Torsello il
fotoreporter internazionale che ci ha coinvolti già qualche mese fa
con la sua agenzia ProPugliaPhoto in un ricco photo-scouting proprio
a Castellaneta, scoprendo angoli nascosti e una ricca rosa di
locations nel nostro paese, occasione per tornarci e proporre,
proprio nell’ambito del festival, un suo workshop di fotografia e
fotoscouting cinematografico;Francesco Carofiglio,che da molti anni
coniuga l’attività di scrittore, architetto e regista, sviluppando
progetti articolati sulla creatività nei differenti campi
dell’espressione, che ha presentato anche, nella serata finale, il
suo ultimo romanzo “Wok”;Lucia Baldini, fotografa specializzata
in “fotografia di scena”, in ambito teatrale e cinematografico,
autrice di moltissimi lavori fotografici e non solo, da alcuni anni
coadiuvando fotograficamente soprattutto il regista Carlo
Mazzacurati, a testimonianza del quale ha allestito durante il
festival la mostra sul film‘La giusta distanza’, sintomatico
lavoro sul rapporto cinema-territorio;Mia Benedetta, attrice di
teatro e di cinema, diretta da importanti registi come Mario
Monicelli e Pupi Avati;Pietro Manigrasso, attore tarantino, giovane
conterraneo, con già molte partecipazioni al suo attivo (Mio
cognato, Vento di Terra, Le conseguenze dell’amore).
Il
Castellaneta Film Fest è stato inoltre occasione per dare spazio
anche ad eventi collaterali, che hanno affiancato le proiezioni dei
corti.
Per
tutti e 3 i gg è stato possibile infatti visitare la suddetta mostra
fotografica di Lucia Baldini, nonché l’originale “La banda dei
Valentino – Il fumetto e il cinema”, la mostra collettiva a cura
di una delle firme della Sergio Bonelli Editore,Alessio Fortunato,
che ha coinvolto 34 illustri matite del calibro, tra gli altri, di
Giuseppe Palumbo o Roberto Recchioni, oltre a bravissimi fumettisti
castellanetani. Hanno richiamato un pubblico di nicchia, invece,
nella location della Chiesa di S. Chiara, sempre nel centro storico,
“La Violazione dell’occhio nella poetica cinematografica di Lucio
Fulci” e “Mondo cane” a cura di Marco Benincasa, giovane
ricercatore e critico cinematografico, specializzato in horror
/splatter; si è dedicata poi alla città di Taranto la serata
monografica dell'1 agosto, con la presentazione del libro “Taranto
fa l’amore a senso unico” dell'artista e storico dell’arte
Gianluca Marinelli e la proiezione del cortometraggio "SettanTA"
di Pippo Mezzapesa, racconto e raccolta di interviste realizzate nel
quartiere Tamburi dal regista insieme ad Antonella Gaeta, presidente
di Apulia Film Commission.
Due
bellissimi concerti hanno poi fatto risuonare il Palazzo Baronale
delle note di famose colonne sonore di film, con “Note di
celluloide” del “Trio Mercadante” (Rocco Debernardis, Luciano
Tarantino e Leo Binetti) e con gli 11 violoncelli del “Nino Rota”
Cello Ensemble.
Interessante
la presentazione del volume “Territori del cinema”, ricchissimo
ed originale lavoro, unico in Italia, a cura di Valentina Ieva e
Francesco Maggiore, sull’universo delle strutture cinematografiche
pugliesi, promosso dall'Assessorato al Mediterraneo, Cultura e
Turismo della Regione Puglia, dal Politecnico di Bari e in
collaborazione, tra gli altri, con la Fondazione Apulia Film
Commission e numerosi fotografi professionisti della nostra terra.
Questo lavoro ha introdotto un’altra iniziativa,
“#Pellegrinodipuglia”, altro ‘viaggio’ per immagini e
suggestioni dal nostro territorio pugliese, sempre a cura di
Francesco Maggiore e dell’attore Michele Venitucci.Ospite speciale
della serata del 2 agosto, Venitucci, noto volto del cinema d’autore,
nonché protagonista dei film di Sergio Rubini “Tutto l’amore che
c’è” e “L’anima gemella”, ha conversato di cinema e
Puglia, in un’intervista conviviale, interagendo con il 'genius
loci' del Palazzo Baronale e con il pubblico.
Ricche
iniziative, pretesto per indagare il rapporto tra arti, ricerca e
cinema stesso, quelle proposte dal Castellaneta Film Fest 2013, che
ha avuto come slogan “15 minuti di storia, molti di più per
l’arte, il talento, il turismo, la Puglia”.
Nella
serata del 3 agosto, infine, cuore della 3 giorni cinematografica, la
giuria di qualità ha decretato quale vincitore di questa 1a edizione
del Castellaneta Film Fest il cortometraggio 'MORE THAN TWO HOURS' di
Ali Asgari (Iran), seguito da 3 ex-aequo, le 3 menzioni speciali a
'BODIES' di Ricardo Saraiva (Brasile), ‘CE L’HAI UN MINUTO’di
Alessandro Bardani (Roma) e 'IL GUSTO DEL CLORO' di Gianluca
Sportelli (Gioia Del Colle, Bari). Il pubblico ha poi anche votato
durante la serata, eleggendo come preferito, tra tutti, il
delicatissimo corto 'CARLO E CLARA' del molfettese Giulio
Mastromauro.
Il
successo delle tre serate, organizzate da un motivatissimo staff di
giovani castellanetani, che hanno visto una risposta sempre crescente
di pubblico fino alla premiazione finale, nella suggestiva e pur
ventosa cornice della gravina, sono state occasione di riflessione
sulle potenzialità del territorio, di quello di Castellaneta così
come della Terra delle gravine, culminando in una palese iniezione di
fiducia su come si possa e si debba sempre coltivare dei sogni,
meglio se collettivi, perché, come questo del Castellaneta Film
Fest, con impegno e volontà, essi possano davvero realizzarsi.
Lo
Staff del Castellaneta Film fest