MOTTOLA
(TA) – E’ la suggestiva mostra fotografica sui riti della
Settimana Santa, realizzata da Donato Notaristefano e Giuseppe
Palmiotto, a fare da cornice alla mostra in miniatura della
processione dei Misteri del Sabato Santo, a cura della Confraternita
del Carmine. C’è anche un dipinto di Stefano D’Onghia.
E’
stata inaugurata domenica sera e sarà aperta al pubblico sino al 27
aprile, giorno in cui la Confraternita del Carmine festeggia la
Domenica in Albis, presso il santuario rupestre della Madonn’
Abbasc’, a sette chilometri circa dal centro abitato.
Prima
la marcia “Tomba che chiudi in seno” del compianto maestro Franco
Leuzzi, eseguita dalla banda cittadina “U. Montanaro”, diretta da
Barbara Gigante. Poi, la benedizione dell’arciprete don Sario
Chiarelli, alla presenza del sindaco Luigi Pinto, degli assessori
Bello e Fontana, del priore e del vice priore del Carmine, Vito Greco
e Mimmo Matarrese e di molti confratelli in abito da rito.
Si
è aperta, così, la mostra sulla processione del Sabato Santo,
mentre all’esterno, alle note di alcune marce, scandite dal “Trich
Trach” della troccola, veniva proiettato un video sui momenti più
peculiari ed emozionanti dei riti pasquali.
Una
mostra davvero particolare, che, in ogni dettaglio, esattamente come
avviene ogni Sabato Santo, riproduce la processione che, alle prime
ore dell’alba, esce dalla parrocchia di Via Mazzini.
Così,
in successione, si trovano “U Fischett” ovvero la bassa musica,
il troccolante e lo stendardo della Confraternita del Carmine,
listato a lutto. Segue, proprio come nella realtà, la croce dei
Misteri, con la corona di spine ed il sudario di lino bianco. E, poi,
“U Mazzir” e centinaia di paranze in terracotta tra un Mistero e
l’altro, da Gesù nell’Orto sino all’Addolorata.
Riprodotti
in miniatura anche le donne, che, vestite di nero, affiancano la bara
di Gesù Morto, le autorità civili e militari, i crociferi, i
chierichetti, il sacerdote ed i due gruppi bandistici, che seguono il
Cristo Morto e l’Addolorata. Tra le novità di quest’anno, la
riproduzione del plastico della Chiesa del Carmine, per simulare
l’uscita della processione all’alba, i lampioni accesi, il
pavimento in cartongesso, per riprodurre le chianche del centro
storico. Le paranze, che sorreggono a spalla i Misteri, dondolano,
lentamente e, dietro l’Addolorata, all’uscita dalla chiesa, c’è
anche Papa Francesco. Il tutto, realizzato dalla Confraternita del
Carmine, con la collaborazione di Giuseppe Caragnano, Piero Rella,
del giovane Nicolas Matarrese e del confratello Lorenzo Chiulli.
Una
processione da vedere, per immergersi nella suggestione dei Riti
della Settimana Santa. Sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dalle
10 alle 12, anche per permettere alle scolaresche di visitarla e
dalle 17 alle 21.
Maria Florenzio