Ci
sono voluti 15 giorni perché il Sindaco chiarisse quanto accaduto
nel Consiglio Comunale del 27 ottobre scorso. In
questi giorni noi abbiamo pensato che tardava ad arrivare una
risposta, perché vi era la necessità di articolare in maniera
credibile le ragioni dei disaccordi emersi in maniera palese, tra
Giunta e maggioranza consiliare.
Dopo
aver letto il comunicato stampa partorito dall’ufficio competente
del Comune di Mottola, ci siamo resi conto, che chi negli ultimi 20
anni ha manovrato per ritardare lo sviluppo urbanistico del nostro
paese, per tutelare gli interessi personali, continua ad esercitare
una forte pressione politica, questa volta tra le fila della stessa
maggioranza. Omettiamo
qualsiasi considerazione sulla grammatica e la sintassi del
comunicato stampa in parola, per sola pietà umana, con l’unica
doverosa precisazione che questo tipo di comunicati dovrebbero essere
vietati ai minori di anni 14 per evitare che i ragazzi vengano minati
alla base della conoscenza della lingua italiana.
L’unica
cosa che ci sentiamo di condividere con il Sindaco, è che egli con
questo comunicato ha effettivamente fatto chiarezza. Infatti
basta leggere le sigle dei comparti riportati nel citato comunicato
stampa, per comprendere il perché vero, che ha determinato il ritiro
di quei punti.
Vogliamo
ricordare che all’ordine del giorno del consiglio comunale del 27
ottobre u.s. vi erano due argomenti relativi ai comparti C.2.2 e
C.3.1 ; nel comunicato invece, tra gli altri, compare il comparto
C.2.4.
Ed
ecco svelato l’arcano : gli interessati a quel comparto, sottoposto
negli ultimi anni anche all’attenzione dell’autorità giudiziaria
amministrativa e penale, evidentemente intendono subordinare il
decollo di nuovi comparti approvati in via definitiva (C.2.2, C 3.1 e
C.2.1) e dotati di tutte le autorizzazioni amministrative, alla
risoluzione dei problemi anche del C.2.4.
Quello
che è opportuno sottolineare è che negli ultimi 10 anni si è
tentato più volte di chiudere la vicenda del famoso comparto C.2.4,
ma evidentemente non vi erano le condizioni tecnico amministrative e
di legittimità perché ciò accadesse.
Oggi
i vecchi capi tribù tentano nuovamente l’assalto alla diligenza. Vedremo
se il nostro “Generale Custer” riuscirà ad evitare, in nome
della legalità, che la diligenza soccomba, oppure, cosa più
probabile, soccomberà lui, pur di arrivare alla fine della sua
ingloriosa esperienza amministrativa. Del
resto la prova inconfutabile della nostra tesi è rappresentata dal
fatto, che l’idea del Sindaco di indire un consiglio comunale
monotematico mettendo dentro tutte le questioni dell’urbanistica
mottolese, anche quelle da tempo già definite, serve solo a
mischiare nuovamente le carte del mazzo, nonostante il gioco sia
arrivato a conclusione. Noi
vogliamo essere risolutivi : si indica subito un Consiglio Comunale
per la discussione e, esistendo le condizioni di legge,
l’approvazione dei punti ritirati relativi ai comparti C.2.2 e
C.3.1 e subito dopo si indica un nuovo Consiglio Comunale
monotematico su tutte le altre questioni rappresentate dal Sindaco.
Come
sempre, noi siamo ampiamente disponibili a risolvere i problemi della
comunità, il Sindaco, dal canto suo, abbia il coraggio di mettere
alla porta, una volta per tutte, loschi figuri che si aggirano nei
corridoi del palazzo comunale al solo scopo di tutelare i propri
interessi.
Chi
vivrà vedrà !
Fonte: PPDT e FI.