PALAGIANO
(TA). Domani, sabato 12 maggio, alle ore 10,15, a Palagiano presso
l’istituto comprensivo “Gianni Rodari” di Via Bachelet, si
terrà il convegno sul tema “L’importanza della memoria per
sconfiggere le mafie”.
Nell’occasione sarà presentata la figura
di Nicola Ruffo, palagianese, vittima di mafia, assassinato a Bari il
6 febbraio del 1974 durante una rapina in una tabaccheria del centro,
nel tentativo di tutelarne la proprietaria indifesa: quel colpo era
il battesimo per alcuni affiliati. Ma all'epoca il reato di mafia non
esisteva. Non era un militare al servizio dello Stato, ma un semplice
civile, un macchinista delle Ferrovie dello Stato, che ha prestato la
sua vita alla giustizia, perdendola a soli 44 anni.
Tra
canti e letture di pensieri, poesie e lettere dei ragazzi
dell’istituto comprensivo “Gianni Rodari”, alla presenza dei
familiari della vittima, delle autorità scolastiche dell’Ufficio
Provinciale e Regionale, interverranno: il dirigente scolastico
Pietro Rotolo e Preneste Anzolin (già dirigente del “Rodari”);
il sindaco del Comune di Palagiano Domiziano Pio Lasigna; il
responsabile coordinamento Libera Taranto e Libera Memoria Puglia
Alessandro Tedesco; la vicepresidente nazionale Libera e Libera -
Memoria nazionale Daniela Marcone; il Prefetto di Taranto Donato
Giovanni Cafagna; Pasqualina Ruffo, figlia di Nicola Ruffo.
Per
l’occasione, sarà presente anche il governatore della Regione
Puglia Michele Emiliano, che, a Bari, quando era sindaco, a Ruffo ha
anche voluto intitolare una strada.
Dopo
il convegno si formerà un corteo diretto al plesso di via Ignazio
Silone - Corso Lenne dove avverrà la scopertura della targa di
intitolazione del plesso scolastico a “Nicola Ruffo concittadino,
vittima di mafia e medaglia al valor civile”.