Anche quest'anno, come tradizione vuole, ha preso inizio il tradizionale pellegrinaggio dei Mottolesi, ma anche di quelli provenienti dal limitrofo comune di Palagiano, presso il santuario ipogeo della “Madonn Abbasc”, situato a circa 7 km dal centro urbano della “spia dello Ionio”.
Una consuetudine religiosa, questa, che per i sette sabato che anticipano la Pasqua, porta i devoti a sfidare finanche le intemperie atmosferiche, per partecipare alla Santa Messa delle ore 15,30, officiata all'aperto.
Così, già sabato scorso, la chiesetta rupestre della “Madonn Abbasc”, localizzata nel cuore della gravina mottolese, ha cominciato a pullulare delle voci di quanti, alla devozione, uniscono anche la voglia di approfittare della circostanza, per poter trascorrere, tempo permettendo, qualche piacevole ora nel bel mezzo del verde della macchia mediterranea.
Oggi, secondo appuntamento con la fede e con la tradizione.
E, così, continuando sino al sabato che precede la domenica delle Palme.
Poi, ci sarà la pausa del Sabato Santo, che vedrà l'attenzione dei Mottolesi rivolta interamente alla processione dei Misteri, organizzata dalla Confraternita del Carmelo.
L'appuntamento, nel santuario rupestre, è nuovamente previsto per domenica, 7 Aprile, la cosiddetta “Ottava di Pasqua”.
In quell'occasione, il simulacro della Madonna del Carmine verrà portato dalla chiesa cittadina al santuario ipogeo, per le celebrazioni eucaristiche.
Una tradizione, questa, che dura da secoli, come la devozione dei fedeli per la Madonna del Carmelo, che risale al 1200.
Per la precisione, ebbe inizio nel 1251, quando si diffuse la notizia della visione ricevuta dal monaco Simeon Stock sul Monte Carmelo.
Così, i Mottolesi decisero di dedicare una chiesetta ipogea alla Vergine, ove agli inizi del XVI secolo il chierico Francesco Pietro Di Filippo, il 22 Aprile, in un momento di estasi, vide l'immagine della Madonna.
I secoli sono trascorsi, ma la devozione per la Vergine del Carmelo si è fatta sempre più intensa e profonda.
Così ogni anno, in occasione della “Domenica in Albis, i Mottolesi si riversano presso la “Madonn Abbasc”, non tanto per assaporare i profumi, per ascoltare i suoni ed i fremiti naturali che caratterizzano la gravina, quanto per pregare, per rivolgere i propri pensieri alla Vergine, in un clima ed in un ambiente, che ben si prestano alla meditazione spirituale e religiosa.
Fonte: Il Nuovo Quotidiano di puglia
MARIA FLORENZIO