Era
uscita ieri sera, mezzanotte, dalla Chiesa Madre di Mottola, alla
ricerca del figlio perso. Alle note della bassa musica, aveva
raggiunto la Chiesa del Convento e,poi, quella del Rosario, ove aveva
terminato la sua vana ed angosciosa ricerca di Madre Desolata.
E'
la stessa Madonna, che, nel pomeriggio di oggi, attorno alle ore 15,
ripartirà alla volta della Chiesa Madre, per poi, uscirne
nuovamente, di lì a poco, attorno alle ore 18, per la processione
dei Misteri, seguendo il figlio morto. Così la Desolata diventerà
L'addolorata.
Quindici
i complessi statuari, oltre a Gesù Morto e alla stessa Addolorata,
che, questa settimana, saranno portati a spalla dai confratelli e
dalle consorelle del S. Sacramento B.M.V. Del Rosario, della B.M.V.
Immacolata e di S. Antonio.
Ce
ne sono alcuni, ovviamente in cartapesta, davvero antichi, risalenti
alla fine del '700 – inizio '800. alcuni sono stati realizzati dal
maestro leccese Maccagnani, altri dall'artista, sempre leccese,
Malecore. Alle note delle cinque marce finaliste del Concorso
Nazionale Marce Inedite della Passione, per le principali vie del
paese, avanzeranno, in un cammino maestoso e solenne, il Calvario,
Cristo all'orto, il Bacio di Giuda, Cristo alla Colonna, Pilato, Ecce
Homo, Cristo con la Croce, il Cireneo, l'Incontro con la Madre. Una
statua, quest'ultima, realizzata nel '97 dai Fratelli Gallucci di
Lecce.
Ed,
ancora, la prima e la seconda Veronica, la Crocifissione, il
Crocifisso, la Deposizione, la Pietà ed, infine, Cristo Morto e la
Madre Addolorata.
Alcune
di queste statue, sono davvero pesanti, come il Bacio di Giuda, la
stessa Crocifissione e la Deposizione; il loro peso diventa
insostenibile anche per otto confratelli, quasi fosse un macigno, che
grava sulla coscienza degli uomini, colpevoli di aver condotto alla
Croce il Figlio di Dio.
Una
processione suggestiva, emozionante, che prende e coinvolge,
annunciata dal troccolante: le luci della città si spengono ed il
sacrificio di Cristo viene vissuto con fede e sacralità.
Quasi
sei ore di pellegrinaggio per il paese; un peregrinare davvero
sentito ed interiorizzato dai confratelli e dalle consorelle, che
rientrano solo a mezzanotte, in Chiesa Matrice, assieme alla Madre
Addolorata.
MARIA
FLORENZIO
Fonte:
IL NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA