IERI
MATTINA L'INCONTRO CON IL CONSIGLIERE REGIONALE MARTUCCI: “NON
BISOGNA MOLLARE, LA POLITICA SI MUOVA”
Ad
un mese esatto dall'inizio della protesta, i Forconi pugliesi
continuano a tenere alta l'attenzione su quelle che sono le questioni
sollevate e per le quali si chiedono e si aspettano, ancora, delle
risposte.
Lamentano
come, in loco, nella produzione di latticini e derivati, trovi
utilizzo, per un buon 25%, latte di provenienza dubbia, sicuramente
non pugliese.
Il
made in Puglia viene spesso sostituito da filati, a discapito della
tracciabilità e della genuinità del prodotto finito.
Per
il movimento dei Forconi necessita definire il prezzo del latte,
avviare maggiori controlli sulla filiera, per debellare le frodi
alimentari ed obbligare le aziende di trasformazione dei prodotti
agricoli e zootecnici, a portare, ai tavoli delle trattative con la
grande distribuzione, anche i rappresentanti dei settori primari.
Ma, chiedono, soprattutto, di essere ascoltati e di essere presi in
considerazione.
E,
ieri mattina, presso il presidio permanente del Movimento, in zona
San Basilio, come, ormai, avviene, periodicamente, da una ventina di
giorni, c'era il consigliere regionale del gruppo Moderati e
Popolari, Antonio Martucci, che, per l'occasione,ha convocato anche
una conferenza stampa.
“Sono
un politico che si è schierato con i Forconi - ha detto -. Non li ho
raggiunti per fare delle promesse, ma per mettermi dalla loro parte e
per avanzare, con loro e per loro, delle richieste concrete. La loro
è una battaglia democratica, che punta alla salvaguardia delle
eccellenze produttive del nostro territorio. Oggi in Puglia arrivano
il caglio, il latte in polvere, la pasta filata. Se non ci attiviamo
per tempo, a breve, arriveranno anche le mozzarelle belle e fatte.
Per questo, bisogna continuare a battersi per difendere il nostro
prodotto caseario”.
Martucci
ha anche ribadito come il ruolo della Regione debba essere quello di
verificare che le Asl provvedano agli opportuni controlli, per
combattere le frodi, ma anche quello di intervenire sulle banche,
perché si aprano possibilità di credito per le aziende zootecniche,
i cui costi di gestione sono diventati davvero insostenibili.
Nella
serata di mercoledì scorso, a Taranto, lo stesso Martucci ha
convocato i consiglieri regionali jonici, per avviare, sulla
questione, un percorso condiviso.
Hanno
risposto all'appello Laddomada, Lospinuso, Sala, Cervellera e
Pentassuglia.
Giustificati,
per altri impegni, gli onorevoli Chiarelli, Pelillo e l'assessore
regionale Nardoni.
Mercoledì
prossimo, in Regione, a conclusione della Commissione Ambiente, gli
stessi torneranno a riunirsi, per stilare un documento, dal quale
dovranno emergere le priorità dell'agricoltura e della zootecnica
pugliesi.
MARIA
FLORENZIO
Fonte:
IL NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA