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venerdì 12 aprile 2013

DA UN MESE VA AVANTI LA PROTESTA DEI “FORCONI”

IERI MATTINA L'INCONTRO CON IL CONSIGLIERE REGIONALE MARTUCCI: “NON BISOGNA MOLLARE, LA POLITICA SI MUOVA”


Ad un mese esatto dall'inizio della protesta, i Forconi pugliesi continuano a tenere alta l'attenzione su quelle che sono le questioni sollevate e per le quali si chiedono e si aspettano, ancora, delle risposte.
Lamentano come, in loco, nella produzione di latticini e derivati, trovi utilizzo, per un buon 25%, latte di provenienza dubbia, sicuramente non pugliese.
Il made in Puglia viene spesso sostituito da filati, a discapito della tracciabilità e della genuinità del prodotto finito.
Per il movimento dei Forconi necessita definire il prezzo del latte, avviare maggiori controlli sulla filiera, per debellare le frodi alimentari ed obbligare le aziende di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici, a portare, ai tavoli delle trattative con la grande distribuzione, anche i rappresentanti dei settori primari. Ma, chiedono, soprattutto, di essere ascoltati e di essere presi in considerazione.
E, ieri mattina, presso il presidio permanente del Movimento, in zona San Basilio, come, ormai, avviene, periodicamente, da una ventina di giorni, c'era il consigliere regionale del gruppo Moderati e Popolari, Antonio Martucci, che, per l'occasione,ha convocato anche una conferenza stampa.
Sono un politico che si è schierato con i Forconi - ha detto -. Non li ho raggiunti per fare delle promesse, ma per mettermi dalla loro parte e per avanzare, con loro e per loro, delle richieste concrete. La loro è una battaglia democratica, che punta alla salvaguardia delle eccellenze produttive del nostro territorio. Oggi in Puglia arrivano il caglio, il latte in polvere, la pasta filata. Se non ci attiviamo per tempo, a breve, arriveranno anche le mozzarelle belle e fatte. Per questo, bisogna continuare a battersi per difendere il nostro prodotto caseario”.
Martucci ha anche ribadito come il ruolo della Regione debba essere quello di verificare che le Asl provvedano agli opportuni controlli, per combattere le frodi, ma anche quello di intervenire sulle banche, perché si aprano possibilità di credito per le aziende zootecniche, i cui costi di gestione sono diventati davvero insostenibili.
Nella serata di mercoledì scorso, a Taranto, lo stesso Martucci ha convocato i consiglieri regionali jonici, per avviare, sulla questione, un percorso condiviso.
Hanno risposto all'appello Laddomada, Lospinuso, Sala, Cervellera e Pentassuglia.
Giustificati, per altri impegni, gli onorevoli Chiarelli, Pelillo e l'assessore regionale Nardoni.
Mercoledì prossimo, in Regione, a conclusione della Commissione Ambiente, gli stessi torneranno a riunirsi, per stilare un documento, dal quale dovranno emergere le priorità dell'agricoltura e della zootecnica pugliesi.
MARIA FLORENZIO

Fonte: IL NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA