Da
San Basilio al Foro Boario. Sia pure per qualche giorno, la protesta
del popolo dei Forconi si è spostata in provincia di Bari, a Noci.
Dal
19 al 21 aprile, infatti, in occasione della mostra bovina del centro
sud, i Forconi hanno voluto manifestare il disagio delle aziende
agricole e zootecniche. E, nella mattinata di domenica, vista anche
la presenza di una folta rappresentanza politica, hanno anche indetto
una conferenza stampa.
Come
già annunciato qualche giorno prima,all'appuntamento non è mancato
il consigliere regionale Antonio Martucci dei “Moderati e
Popolari”, che, già in un altro incontro con la stampa, aveva
palesemente manifestato la propria intenzione a non mollare e ad
essere vicino ai manifestanti, per la legittimità delle loro
richieste. Con lui, sempre per lo stesso gruppo politico, l'altro
giorno, c'erano anche Nicola Canonico e Giacinto Forte, ma anche il
consigliere regionale Peppino Longo dell'Udc.
Ma,
a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni ad essere
solidali con i Forconi e le loro emergenze, c'era anche un nutrito
gruppo di socialisti, primo, fra tutti, il segretario provinciale
Annibale Carelli, in rappresentanza dei consiglieri regionali del PSI
Donato Pellegrino e Franco Pastore.
“Tanto
si può fare”, ha detto Carelli, “per evitare che le eccellenze
casearie della nostra Puglia vadano disperse e, con esse, aziende e
livelli occupazionali. L'indiscussa qualità dei prodotti caseari
deve essere tutelata con un marchio doc Pugliese e di interesse
collettivo”. Secondo lo stesso Carelli, le amministrazioni locali
potrebbero e dovrebbero attivarsi per ridurre il peso dell'Imu e
della Tarsu sulle aziende agricole e limitare le tasse, che incidono
sul costo del carburante, necessario per l'agricoltura e
l'allevamento.
“I
problemi degli allevatori e degli agricoltori”, ha detto, “devono
coinvolgere tutto il Consiglio e la Giunta regionali, oltre al
presidente Vendola e, se necessario, approdare persino in Parlamento
Europeo”.
MARIA
FLORENZIO
Fonte:
IL NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA