POTRANNO
COSI' ESSERE ASSEGNATI GLI ALLOGGI. IL CASO SCOPPIO' NEL 2011
Dal
Tar di Lecce ok al piano di edilizia popolare nella zona “167”.
La
terza sezione del Tar di Lecce ha accertato piena legittimità della
variante “Peep del comparto 1” nella zona “167” di Mottola,
approvato dalla passata amministrazione comunale con delibera 63 del
2007.
“Le
24 abitazioni di edilizia economica popolare della cooperativa
Marcoop, in corso di realizzazione, possono, quindi essere assegnate
senza alcuna riserva”.
Ad
affermarlo è un comunicato diffuso dagli avvocati Enrico Pellegrini
e Alberto Maria Durante, difensori della cooperativa Marcoop, insieme
all'avvocato Giuseppe Misserini, difensore del Comune di Mottola.
L'episodio
si riferisce al 2011, quando la vecchia Amministrazione, con il
sindaco Giovanni Quero, prima adottò e successivamente approvò la
“167” all'ingresso del paese, i cui lotti vennero assegnati a
cooperative ed imprese per la realizzazione di opere di edilizia
sociale e prezzi contenuti.
Il
ricorso riguarda un provvedimento preso dall'Amministrazione comunale
che ritenne spostare alcuni lotti (in particolare 1,2 e 3)in
posizione meno acclive e con la previsione della realizzazione di una
scuola materna sui terreni di proprietà dei ricorrenti.
La
realizzazione dei lotti venne prevista sui suoli già di pertinenza
della scuola materna e di proprietà del comune.
“Il
Tar Lecce – dice il comunicato – condividendo le argomentazioni
difensive degli avvocati Enrico Pellegrini e Alberto Maria Durante
per la cooperativa Marcoop e dell'avvocato Giuseppe Misserini per il
Comune di Mottola, ha ritenuto l'avversata decisione comunale
(peraltro, ampiamente discrezionale), adeguatamente e logicamente
motivata ed immune da errori di fatto, a fronte delle pretese
“illogiche” dei ricorrenti che avrebbero voluto far riaprire il
confronto concorrenziale volto all'assegnazione degli originari lotti
1,2 e 3 ad altre cooperative edilizie in danno della cooperativa
Marcoop, dei suoi soci e dell'intera comunità”.
“Non
avevo dubbi sull'operato dell'Amministrazione – affrerma l'ex
sindaco Giovanni Quero – che operò in conformità alla legge e in
maniera legittima, certificata oggi dal Tar di Lecce. E' anche una
risposta a coloro che l'avevano definita una brutta storia”.
“Si
chiude quindi un'annosa vicenda – conclude l'avvocato Pellegrini, -
con la certtezza per gli assegnatari delle abitazioni popolari di
poter finalmente ottenere la casa garantita dalla Costituzione”.
FRANCESCO
FRANCAVILLA
Fonte:
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO