“Esprimo
la più sincera solidarietà a tutti gli operatori socio sanitari del
Centro di salute mentale di Massafra che per trent'anni hanno reso un
efficiente servizio alle cittadinanze ioniche e che oggi vedono
frustrate le loro aspettative di continuazione del servizio a fronte
della decisione della direzione generale della ASL di Taranto di
sopprimerla assorbendola nella struttura di Castellaneta”.
A
parlare è il sindaco di Mottola, Luigi Pinto, che interviene per
stigmatizzare l'ennesima decisione della Asl in tema di tagli alla
sanità territoriale.
“Lungi
da me – continua Pinto – affrontare la questione dal punto di
vista campanilistico e della difesa del territorio, pratica purtroppo
abusata da alcuni gruppi dirigenti istituzionali di alcuni paesi
vicini, ma in verità non riesco a comprendere la ragione di tale
intervento anche se inserito nel contesto di riordino della spesa
ospedaliera con l'attivazione delle strutture semplici ospedaliere e
territoriali.
Dalla
lettura degli atti deliberativi non riesco a far luce sul buio dei
miei dubbi. Ancor oggi mi domando, e rimando ad altri lo stesso
quesito, quali sono i criteri che inducono una competente direzione
sanitaria così delicata che fino a ieri era giudicata come esempio
di eccellenza e poi cancellata nell'arco di un pomeriggio? Il Csm di
Massafra – sottolinea il primo cittadino – era l'unica struttura
che lavorava con una copertura di servizio di ben 12 ore giornaliere
e con la gestione di una “Casa della Salute”, ubicata presso il
plesso ospedaliero di Massafra, dai più riconosciuta come esempio di
novità nei metodi di convivenza con la gestione diretta del servizio
mensa, stireria, ecc. . a ciò andava aggiunto il continuo
monitoraggio degli effetti collaterali derivanti dagli usi di
psicofarmaci. Sono convinto – conclude Pinto – che possano e
debbano esserci margini per una revisione delle decisioni e di ciò
mi rendo sin d'ora attivo e disponibile, in contiguità con i
colleghi sindaci dei comuni confinanti interessati (Massafra,
Palagiano), per esercitare in coro le giuste pressioni utili ad
approfondire la questione ed a giungere a diversa soluzione”.
Fonte:
CORRIERE DEL GIORNO