In
apertura di terza giornata l’Italia fa poker di medaglie agli
Europei juniores di Rieti: dalla marcia 10000m arriva l’argento di
Vito Minei,
tarantino di Laterza, prodotto della scuola Don Milani di Tommaso
Gentile.
Gara dura, mattinata calda e l’azzurro chiude sulla scia
del russo Pavel Parshin, migliorando il personale con 41:08.76
(ottavo junior di sempre sulla distanza). In finale nel disco gli
azzurri Gian Piero Ragonesi
(PB
56.83 per l’azzurro nato in Perù) e Martin Pilato
(56.33),
rispettivamente settima e ottava misura tra i qualificati.
LE
GARE DELLA TERZA GIORNATA (mattina)
10000m
marcia Uomini (finale):
Già in apertura di terza giornata gli azzurri fanno poker: la quarta
medaglia conquistata dai ragazzi di Stefano Baldini è l’argento di
Vito Minei,
tarantino di Laterza (come Anna Clemente), scoperto a Mottola dal
tecnico della Don Milani Tommaso Gentile. Mattinata calda e il clima
potrebbe essere un fattore in una gara che ha almeno cinque
protagonisti attesi: uno di questi è il russo Pavel Parshin, subito
all’attacco col connazionale Nikolay Markov, per ripetere la
doppietta della Coppa Europa di Dudince. In Slovacchia Minei era
stato bronzo e qui cerca di gestire con intelligenza la gara che si è
fatta dura fin dall’inizio, in compagnia dei due spagnoli, Alvaro
Martin (capolista stagionale) e Marc Tur. Dietro, Francesco Fortunato
prova
a navigare a metà gruppo e misura il suo ritmo, mentre Marco Amati
(debilitato
da un disturbo intestinale) resta coperto in coda. Il momento
decisivo quando, dopo il ricongiungimento in testa, vanno via in tre:
Parshin, Martin e Minei. Nel penultimo giro c’è l’attacco secco
di Parshin, che va a vincere: l’azzurro, in volata, ne ha più
dello spagnolo e si migliora di qualcosa come 43” (resta ottavo di
sempre, 41:08.76). Bravo anche Fortunato, sesto in rimonta, purtroppo
senza aggiungere PB al suo risultato: Amati regge fino all’ottavo
chilometro, poi “rompe” e viene squalificato.
Fonte: FIDAL.IT