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venerdì 18 ottobre 2013

MOTTOLA: INTERVENTO DEL SINDACO LUIGI PINTO SULL'OSPEDALE UMBERTO I

C I T T A’   D I   M O T T O L A
PROVINCIA DI TARANTO

UFFICIO STAMPA

Comunicato Stampa
Nella contrasta vicenda riguardante l’istituzione di un reparto di psichiatria presso l’ospedale Umberto I° di Mottola si registrano due fatti nuovi: la richiesta di una consultazione popolare avanzata dal Pdl e la protesta di Sel verso la Regione Puglia, chiamata in causa per non essersi conformata agli accordi presi in materia sanitaria.In merito, abbiamo sentito il sindaco dott. Luigi Pinto al quale abbiamo posto alcune domande.
-Contro il provvedimento regionale si sono espressi sia il Pdl che Sel, partito quest’ultimo che sostiene la sua maggioranza. Come giudica una opposizione diventata trasversale?
“Considero ciò perfettamente legittimo, ma non condivido le interpretazioni che i due partiti danno dell’intera vicenda. La delibera regionale di Giunta n.1732 del 1° ottobre 2013 dà il via alla istituzione di 20 posti letto destinati a pazienti rinvenienti dalla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e ciò non determina alcun cambiamento nella destinazione d’uso dell’Umberto I° , ma al contrario, ne inizia un percorso con una riabilitazione che, pur essendo di difficile interpretazione per i non addetti ai lavori, ne rappresenta la punta più alta.

Ad ogni modo, ciò non impedirà che si possano implementare altre attività riabilitative in altri settori della medicina, ma per  ottenerle ci vuole altrettanto impegno, disponibilità finanziarie e tanta buona politica”.
-Il Pdl ha sollevato il problema della pericolosità di questi pazienti e della non idonea collocazione del reparto psichiatrico ingenerando delle paure. Qual è il suo giudizio in merito?
“Si tratta di argomenti assolutamente strumentali e fuorvianti. Invito tutti a leggere con attenzione quanto contenuto nel deliberato. Dalle norme in esso contenute si comprende chiaramente come la struttura abbia un carattere prettamente sanitario, con un organico formato da 5 psichiatri, 12 infermieri, assistenti socio-sanitari, dirigenti psicologi, fisioterapisti, personale amministrativo , ecc. Esso, inoltre,dispone dei finanziamenti, oltre 1 milione di euro, per rimodulare il terzo piano dell’Umberto I° da destinare ad attività di supporto a quella riabilitativa,tutte ispirate a criteri di umanità. Si tratta, quindi, di disposizioni che attengono esclusivamente alla riabilitazione e non alla sfera giudiziaria. Pertanto, non c’è nulla da temere, al contrario, io la considero un’opportunità, in quanto il reparto di psichiatria richiederà necessariamente l’attivazione di ulteriori servizi di supporto”.
-Sinistra Ecologia e Libertà, in una nota, si oppone al provvedimento e critica la Regione per non aver mantenuto i patti che prevedevano che l’ospedale mottolese diventasse un polo di eccellenza della riabilitazione.
“E’ vero. Nei vari Piani di riordino ospedaliero che si sono succeduti, l’indicazione era quella della riabilitazione d’eccellenza, un obiettivo che a mio giudizio vada ancora perseguito. Il reparto di psichiatria non è un ostacolo, penso,invece, che ci possa aiutare a realizzare tale progetto. Ciò detto,non si può non riconoscere che nell’ultimo anno, la Regione Puglia ha prestato molta attenzione al comune di Mottola, finanziando, oltre a questo reparto, altri lavori già avviati, come i 4 milioni di euro concessi per la realizzazione della residenza socio-sanitaria per anziani, per 53 posti, presso l’ex ospedale Umberto I°. Non mi risulta, al momento, che indirizzi di sviluppo sanitario e nuove realtà siano state realizzate in altri Comuni, data la difficile congiuntura economica e i continui tagli alla Sanità”
-Il “Popolo della Libertà” ha presentato, al Consiglio comunale,una mozione per chiedere che si tenga una consultazione popolare, necessaria, a suo giudizio, per conoscere la volontà dei cittadini. Cosa ne pensa?
“Se i criteri saranno formulati correttamente e non mireranno a generare fobie e pregiudizi, allora possiamo confrontarci su tutto. Non c’è bisogno comunque di inventarsi quesiti. Credo infatti che basti mettere i cittadini nella condizione di conoscere il contenuto del deliberato regionale e dopo ascoltare le osservazioni di tutti. Basterà questo per avere, ne sono certo, inaspettate aperture e senso di civiltà”.

                                           A.S. dott. Cosimo Damiano TRAMONTE

FONTE: SITO ISTITUZIONALE DEL COMUNE DI MOTTOLA