Castellaneta
– Sono quattro i carri allegorici del Carnevale di
Castellaneta 2016, organizzato dall’associazione Carnevale
degli Alunni, che sfileranno le domeniche 31 gennaio e 7 febbraio
2016, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, e martedì grasso 9 febbraio
2016, dalle ore 17:00 alle ore 23:00, con quasi 700 maschere, a
cominciare dalla maschera Peucezio Sbadiglione, creata
dall’artista Vito Addabbo, che aprirà i tre corsi mascherati.
Tema
di quest’anno é “Il meraviglioso mondo del circo” con
i carri allegorici interamente realizzati a Castellaneta.
Il
carro “Re Carnevale” è quello ideato da Luigia Bressan, un
omaggio al Carnevale di Castellaneta che anno dopo anno accresce la
sua storia e ne rafforza le radici che affondano in una
tradizione sempre più preziosa e coinvolgente. Il Carnevale, ormai
cresciuto negli anni, è pronto ad essere incoronato Re, il Re delle
burle, delle risate e dei colori. Re Carnevale arriva sfoggiando il
suo più bel sorriso, lo regala a tutti e invita a prendere una pausa
dal grigiore del quotidiano per lanciarsi in danze, giochi e
divertimento. Il suo destriero è un grosso elefante sornione,
simbolo di forza, intelligenza e memoria. L’elefante è l’augurio
che il Re Carnevale fa a Castellaneta: ”Che il carnevale abbia vita
lunga, che entri nella memoria di grandi e piccini, che superi ogni
difficoltà”. Enormi bolle adornano tutto il carro: metafora del
Carnevale che rende leggera la vita e il lento inverno, grazie
all’allegria e alla festa, possono trasformarsi in leggere bolle di
sapone pronte a dissolversi nel nulla.
“Circo
metafora della vita” è il carro ideato da Rocco Castellano con
il tendone del circo accogliente e caldo come l'abbraccio di una
madre; qui prendono vita e forma personaggi bizzarri pronti a
trasportare grandi e piccini nel mondo della fantasia, dove è
possibile ammirare ogni tipo di stravaganza ed eccesso, dove ogni
squilibrio è in equilibrio, dove la magia è mostrata tangibile. E
quindi un pesante ippopotamo può librarsi in equilibrio su un esile
filo, ricordandoci che le apparenze quasi sempre ingannano e che
l'esistenza è da attraversare cercando una continua stabilità. E
così un coniglio può tirar fuori dal cilindro un prestigiatore,
dimostrandoci che nella vita i ruoli possono e devono invertirsi
perchè è necessario calarsi sempre nei panni degli altri. E ancora,
un pagliaccio vestito di stracci è l'emblema di come i sorrisi e
l'allegria debbano fiorire sul volto di tutti, perchè è importante
regalare al prossimo il nostro lato positivo. Il circo, che porta per
mano nel mondo della fantasia e fa dimenticare per qualche ora, con
la sua dimensione da favola, le brutture del presente, però convive
con una realtà fatta di sudore, fatica e sacrifici dove tutto è
possibile solo se regnano armonia e collaborazione.
Miranda
Tagliente ha ideato il carro “Il circo sottosopra“ dove il circo
è sempre visto sia dagli adulti che dai bambini come un luogo dove
tutto può accadere, magico a volte. Qui è stato ricreato un circo
alternativo, con un leone possente ma con sembianze femminili
che rimandano alla figura indimenticabile di Moira Orfei, regina
indiscussa del circo; si può vedere il domatore che è ai suoi
piedi, che fa “buon viso a cattivo gioco” visto la posizione
sottomessa, si sente impotente ma lo spettacolo deve andare avanti;
alle loro spalle si aggiungono altre figure caratteristiche del
circo, come un funambulo alquanto improbabile. Fatevi trasportare
dalla magia del circo. Travestitevi, ballate, siate allegri e
rendetevi buffi e, perchè non ridete anche e soprattutto di
voi stessi.
L’apertura
dei tre corsi mascherati è un camioncino dai colori accesi,
ideato da Rocco Castellano, che annuncia ad adulti e bambini, con
voce trionfante e musiche accattivanti, l'arrivo del grande
spettacolo del circo: "Accorrete gente, il circo è arrivato!"
Ed ecco qui che tutti i protagonisti del grande tendone, animali,
clown, equilibristi e domatori, sono pronti a stupire e divertire il
pubblico.