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giovedì 17 ottobre 2013

VARATO NEI GIORNI SCORSI IL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE DELL’ASL DI TARANTO.



“Cinque anni di tagli nella sanità ionica. L’amministrazione regionale guidata dal presidente Vendola con il piano di rientro ha praticamente ridotto al lumicino la sanità provinciale attraverso le due distinte fasi del piano di riordino ospedaliero e di rientro della spesa sanitaria pugliese.”

Lo dichiara in una nota Michela Danucci, componente regionale del direttivo di Scelta Civica - Italia Futura, che prosegue: “Nel 2010 il Pal, Piano di Attuazione locale che nel 2008 l’azienda sanitaria aveva preparato con sindacati e sindaci, dopo un lungo lavoro di concertazione e studio, è stato completamente sconvolto dati e prospettive. Sono stati ridotti letto dai 1.536 del Pal, ai 1.046 attualmente attivi negli ospedali ionici che sono passati da otto a sei perchè, nel marzo del 2011, sono stati chiusi i nosocomi di Massafra e Umberto I e di Mottola. 
In totale – evidenzia la Danucci - sono quasi 163 milioni di euro le risorse disponibili per l’Asl di Taranto, contenute nel programma triennale delle opere pubbliche 2014-2016".

Pierpaolo Vargiu, presidente della commissione Sanità della Camera dei Deputati di Scelta Civica afferma che "Prima di pensare a qualsiasi taglio alla spesa sanitaria, bisogna avere il coraggio di spiegare ai cittadini che i 'tagli lineari' nella sanità italiana significano la cancellazione delle attuali garanzie di salute. Nessuno finga di dimenticare che la spesa sanitaria pubblica italiana, al 7,1% del PIL, è già ora una delle più basse d'Europa, mentre tale divario è ancora più elevato nella spesa pro capite. In Italia, cresce invece la spesa direttamente a carico delle tasche dei cittadini, già al 2,2% del PIL. In queste condizioni è evidente che il nostro sistema sanitario non è in grado di reggere nessun 'taglio lineare', fatto alla cieca.”

Giovanni Monchiero, responsabile Sanità SC afferma invece che: "Occorre sfatare il luogo comune secondo cui la spesa sanitaria italiana, pubblica e privata, sarebbe fuori controllo. Secondo dati Ocse, l'Italia è il Paese che ha visto crescere di meno la spesa sanitaria sia nel decennio 1991 - 2000 che in quello 2001-2010. Governo, Parlamento e regioni devono dunque essere correttamente informati per evitare di assumere iniziative legislative basate sull'emozione del momento, che potrebbe avere effetti gravissimi su un servizio fondamentale per i cittadini con conseguenze sociali insopportabili, specie per le categorie a minor reddito". -
Michela Danucci conclude ricordando che: “come previsto i cittadini stanno pagando i bilanci in rosso della sanità pugliese di questi ultimi dieci anni. Bilanci che vorremmo tanto i manager mettessero a disposizione per far si che siano esaminati da nostri esperti nella gestione sanitaria.

La Gentile nonostante le rassicurazioni nella provincia jonica taglia 490 posti letto e due ospedali chiusi e quelli rimasti aperti privi di reparti e personale tale da non garantire la sopravvivenza a lungo. Resta inoltre aperta la questione dell'Ospedale di Grottaglie che resta ancora accorpato a Manduria, nonostante le sollecitazioni di Scelta Civica, mentre il piano delle assunzioni sinora non è ancora definito..” 

Fonte: grottaglieinrete.it