L’impressione
avuta è che l’unico obiettivo della maggioranza consociativa e
voltagabbana che amministra Mottola fosse di uscire indenne dal
consiglio monotematico di lunedì sera. Quasi che qualcuno temesse
che da esso dipendesse la sua tenuta.
Come
gruppo consiliare dei “Democratici per Mottola” avevamo aderito
alla richiesta di convocazione di un consiglio monotematico che
puntualizzasse la situazione sanitaria nel territorio tarantino e
discutesse della possibilità, per la struttura di Mottola,
nell’ambito della nuova policy sanitaria che vorrebbe Taranto prima
linea per le cure oncologiche e per il risanamento ambientale, di
ospitare un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (che
è cosa differente rispetto al “Polo” Oncologico che si vorrebbe
creare al Moscati!).
Abbiamo
contribuito alla serenità della discussione, evitando di polemizzare
con un sindaco che si affanna ancora su temi come l’OPG, e come le
“realtà su carta” dell’ex Umberto I (che passeremo al
microscopio per la fattibilità e la sostenibilità, alla ricerca di
sprechi e carenze progettuali) e del “nuovo” Umberto I, e che
difende acriticamente le performance del Direttore Generale.
Abbiamo
tentato di sottoporre una proposta di delibera (di cui non è stata
consentita nemmeno la conversione in mero “ordine del giorno”)
che chiedeva semplicemente di invitare a Mottola Governatore e
tecnici competenti al fine di valutare, anche soltanto sotto un
profilo logistico, sostenibilità e fattibilità della nostra
proposta.
I
soliti hanno falsamente sostenuto una nostra “fuga in avanti”:
noi invece abbiamo protocollato la proposta in mattinata,
condividendola con gruppi politici anche esterni al consiglio
comunale, ma soprattutto con esponenti del centrodestra che, pur
condividendola, hanno tergiversato per la sottoscrizione.
La
maggioranza consociativa e voltagabbana che amministra Mottola ha
alzato un muro di gomma, ha interrotto più volte il nostro
intervento senza dare la possibilità di illustrare pubblicamente la
proposta, e infine rigettandola.
Il
senso del nostro intervento invece era: mettiamoci a lavorare e
facciamo comprendere l’importanza della nostra struttura e quanto
essa possa tornare utile a tutto il sistema sanitario tarantino.
Niente
da fare. È prevalsa la paura della discussione e della trasparenza,
la paura che il Consiglio Comunale riaffermasse il suo ruolo
rappresentativo delle istanze della collettività.
Questa
amministrazione ha paura. Ha paura – forse – di mancare la parola
data altrove (come al solito, senza discussione in consiglio
comunale), di venir meno ad accordi spartitori e strategie
speculative di bassa lega in vista delle imminenti elezioni
amministrative.
Chi
ha paura perché naviga nel torbido, si trincera, come è accaduto
lunedì.
L’affannosa
ricerca dell’unanimità si è trasformata in farsa e abuso.
Soprattutto se si pensa che le nostre istanze non necessitavano di
chissà quale grande elaborazione politica o sforzo mentale. Una
proposta semplice e lineare, senza doppi fini. Un “indirizzo”
politico e strategico.
Per
i prossimi giorni sono stati convocati i capigruppo. La nostra
posizione è chiara e definita perché per noi quella proposta
rappresenta la misura minima. Riteniamo anche che ogni modifica
stravolga il senso e le ragioni per cui è stata chiesta la
convocazione del consiglio comunale.
Allo
stesso modo, non sono più accettabili negoziazioni che il sindaco
andrà a fare senza aver precedentemente informato e ricevuto la
fiducia del consiglio comunale.
Resta
il rammarico di vedere un sindaco ed una giunta arroccata su se
stessa, gestita da squallidi ed interessati accordi di potere e di
spartizione che nulla hanno a che vedere con il sindaco e la
maggioranza eletta e voluta dalla collettività mottolese. Siamo al
gioco delle parti: del gatto e della volpe De Fiori - Lattarulo, con
il sindaco, certamente “brava persona”, ma sempre più il
Pinocchio di turno, soffocato dalla propria autoreferenzialità e
incapace di leggere la realtà delle cose.
Noi
volevamo avanzare proposte e soluzioni utili per il territorio.
Prendiamo atto che non ci è stata data la possibilità di farlo. Ed
è un atto grave.
Ma
possiamo tranquillizzare che questa amministrazione cadrà solo per
le sue colpe e non per le sue ossessioni legate ad un consiglio
monotematico!
Gruppo
Consiliare
“Democratici
per Mottola”
Palmo
Matarrese
Carmine
D’Auria
Pietro
Rella