NOCI
(Bari) -
Si deve all'Amanita Pantherina l'intossicazione alimentare di
un'intera famiglia nocese. Tutti e cinque i componenti della famiglia
sono stati curati dai medici dell'ospedale di Mottola ed adesso
stanno bene.
Altri tre nocesi sono finiti al "Santa Maria degli
Angeli" di Putignano dopo aver mangiato funghi del genere
Lactarius Deliciosus. Anche in questo caso i tre si sono ripresi dopo
accurata terapia medica. Gli otto sfortunati protagonisti si sono
sentiti male dopo aver raccolto funghi in agro di Noci.
Per
quanto riguarda il primo caso, che vede coinvolto un intero nucleo
familiare, il capofamiglia insieme ad un figlio ha raccolto la
pericolosa amanita pantherina, più comunemente conosciuta col nome
di Tignosa
Panterina,
scambiandola per l'Amanita
Caesarea.
Contrariamente da quest'ultima la tignosa panterina è estremamente
pericolosa per la salute umana. Inizialmente i cinque componenti
della sfortunata famiglia non hanno accusato sintomi di sorta (che
però si possono manifestare nell'arco di 24/48 ore). Ciò avrebbe
indotto i "raccoglitori fai da te" ad andare a cercarne
altri. Solo quando hanno accusato i primi sintomi da intossicazione i
componenti hanno pensato bene di recarsi all'ospedale di Mottola per
farsi curare. Ora stanno tutti bene.
Leggermente
diversa la posizione degli altri tre nocesi curati all'ospedale di
Putignano. Secondo fonti giornalistiche questi avrebbero ingerito il
Lactarius
Deliciosus,
più comunemente definito Rosito o nella variante pugliese Lardaru
Sanguignu,
in quantità esagerata o in variante velenosa. Questo particolare
tipo di fungo dal gusto forte è inserito nel genere piccante per il
suo retrogusto leggermente pepato. In questo secondo caso i tre sono
stati trattenuti nel reparto di Chirurgia del Santa Maria degli
Angeli di Putignano da dove sono stati dimessi qualche giorno dopo a
seguito del trattamento antiveleno impartito dai medici.
Sugli
scudi i venditori autorizzati di funghi dopo le prime notizie
riportate.«Non
è vero–
sostiene un venditore autorizzato – che
a Noci si commercializzano funghi velenosi. Noi siamo scrupolosi ed
attenti ai prodotti che vendiamo e mai ci sogneremmo di fare del male
ai nostri clienti».
Per
quanto riguarda la raccolta in proprio dei funghi le autorità
competenti raccomandano sempre un consulto micologico, mentre le
forze dell'ordine hanno accentuato i controlli per i raccoglitori
abusivi.
Fonte: NOCI24.it