Due
azzurre nelle prime otto nei 20km di marcia dei Campionati Europei di
Zurigo. Eleonora Giorgi è quinta (1h28:18) nella prova vinta dalla
russa Elmira Alembekova, oro in 1h27:56.
Antonella Palmisano centra
il settimo posto (1h28:43), mentre il podio è completato
dall'ucraina Lyudmyla Olyanovska (argento in 1h28:07) e dalla 19enne
ceca Anezka Drahotova (1h28:08). Score italiano completato da
Federica Curiazzi (22esima con il personale portato a 1h35:48).
Finish -
Termina così, almeno per il titolo. Oro alla russa Elmira Alembekova
(1h27:56), mentre l'argento, a sorpresa, va all'ucraina Lyudmila
Olyanovska (1h28:07), che supera in una inattesa volata la ceca
Anezka Drahotova, bronzo (1h28:08). Eleonora Giorgi è quinta in
1h28:28, a venti secondi dalle medaglie, mentre Antonella Palmisano è
settima in 1h28:43. Più indietro, ventiduesimo posto per Federica
Curiazzi, caparbia nel centrare l'appuntamento con il primato
personale, 1h35:48. Numeri: le azzurre producono in gara un corposo
negative split. Giorgi somma 45:06 e 43:22; Palmisano 45:05 e 43:38.
19km -
Alla campana dell'ultimo giro, situazione praticamente definita.
Alembekova prima, Drahotova seconda, Olynovska (in recupero) terza.
Dietro, Sokolova lascia la Giorgi - in palese difficoltà - ma anon
sembra in grado di risalire fiono al podio. Antonella Palmisano è in
settima posizione.
18km -
Al rifornimento del 18km, Alembekova prende di sorpresa le
avversarie, e scava un solco su Drahotova e Olynovska, quest'ultima
in grande difficoltà. La lotta per il bronzo sembra clamorosamente
riaprirsi, perché Giorgi e Sokolova risalgono appaiate con notevole
dinamismo. L'azzurra sembra aver "scollinato" la crisi.
sarà così? Due chilometri. Manca ancora un'eternità. E comincia a
fare caldo.
17km -
La russa Alembekova rompe gli indugi dopo 16km. La sua azione porta
tre atlete a staccarsi in testa: con lei, la ceca Drahotova, e
l'ucraina Olyanovska. Eleonora Giorgi prova a resistere, ma non
sembra in grado di farcela; Palmisano si stacca di qualche metro con
le altre tre avversarie rimaste. Nel giro di qualche centinaio di
metri la situazione diventa chiara: tre in testa, Palmisano in
rimonta su Giorgi (quarto e quinto posto) ma a circa dieci secondi di
margine, Sokolova e la portoghese Cacinha a chiudere la fila.
15km
- Olyanovska
continua a spingere, la russa Sokolova rimedia una prima proposta
dalle parti del 14esimo chilometro. Eleonora Giorgi manifesta qualche
difficoltà, ma non molla un centimetro, Antonella Palmisano è
splendida, e non sembra accusare il ritmo, sempre nel gruppo delle
otto leader. Il sole appare finalmente con convinzione agostana, la
temperatura sale: potrebbe diventare l'elemento imprevisto in grado
di cambiare gli equilibri in campo. Passaggio ai 15 chilometri in
1h06:58 (split di 5km 21:53).
Otto
a giocarsi le tre medaglie in 5000 metri.
12km -
Si accende la gara. L'ucraina Olyanovska rimpiazza la Palmisano al
comando intorno all'undicesimo, e produce un primo step verso la
decisione della prova. La fila si allunga inesorabilmente, e nel giro
di duemila metri (8:46 dal decimo al dodicesimo) restano in nove al
comando. Le azzurre ci sono: Giorgi comincia a spuntare dalle parti
della testa, mentre Palmisano, anche se non più nel ruolo di
pacemaker, non dà alcun segno di disagio.
10km -
L'andatura, come ovvio, cresce con il passare dei chilometri.
Antonella Palmisano continua a dettare il ritmo, convinta e con
tecnica inappuntabile. Accanto a lei, si alternano diverse
avversarie, a cominciare dall'ucraina Olyanovska, ma in particolare
spicca la presenza della 19enne Anezka Drahotova, la campionessa
europea e mondiale delle junior (oro a Eugene appena il 23 luglio
scorso). Dai quattro ai sei chilometri si scende per la prima volta
al di sotto dei nove minuti (4:30 di andatura al km): in testa sono
12, il passaggio ai 10km è di 45:05 (22:17 la frazione di 5km).
5km -
Palmisano ancora al comando, a dettare un ritmo comunque accetabile
(22:48 il transito al primo quarto di gara). Nel gruppo si guardano
le migliori, Eleonora Giorgi senza apparenti difficoltà, le russe
Sokolova ed Alembekova, la giovanissima ceca Drahotova, la spagnola
Gonzalez. Curiazzi transita con un ritardo di circa quaranta secondi.
Start -
Condizioni accettabili lungo il percorso, nel centro di Zurigo. Il
circuito è ovviamente lo stesso della prova maschile, molto nervoso,
con la difficoltà costituita sia dalla presenza dei binari del tram
lungo tutto lo sviluppo ("riempiti" di corde nel tentativo
di ridurre la differenza di altezza rispetto alla strada), sia da
"boe" molto più strette della norma. Subito Antonella
Palmisano a dettare il ritmo (9:16 ai due chilometri), con le
migliori ovviamente ancora insieme. Si stacca però immediatamente
Federica Curiazzi.
Fonte:
www.fidal.it