MOTTOLA
(TA). 15^ edizioni, impeccabile l’organizzazione, affidata al
gruppo folk Motl la Fnodd, unico e, sicuramente, d’altri tempi, lo
scenario, le grotte rupestri della Madonna delle Sette Lampade.
E’
questo il Presepe Vivente di Mottola, che, domani sera, dalle ore
18,30, prenderà forma, grazie alla mano laboriosa di un centinaio di
volontari, quasi tutti figuranti, che, con volontà, sfidando anche
le ristrettezze economiche e molte difficoltà logistiche,
riusciranno, anche questa volta, a riproporre uno squarcio
dell’antica Betlemme.
A
tagliare il nastro, accanto al direttore artistico Pietro Palagiano,
ci saranno il sindaco: Luigi Pinto, l'assessore alla Cultura
Annamaria Notaristefano, il consigliere regionale Francesco Laddomada
e il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo "Manzoni",
Nicola Latorrata. Una presenza quest'ultima, che dimostra come il
Presepe Vivente, ogni anno, si apra al territorio, coinvolgendo, in
quest'edizione, anche i bambini della scuola dell'Infanzia "Dante
Alighieri". Saranno, infatti quattro canti dei piccoli di tre,
quattro e cinque anni, ad aprire il Presepe Vivente. I più
grandicelli, poi, affiancheranno i figuranti, nelle varie grotte.
Grande
rientro, tra questi, dopo dieci anni di assenza, di Tommaso Lamanna,
85enne, nei panni di calzolaio, che riproporrà quello che è sempre
stato il suo mestiere.
Nel cuore
della rappresentazione, c'è la grotta della Natività, che, per la
prima volta, potrà essere ammirata da tre diverse angolazioni. I
fasci di luce illuminano l’intero scenario, dal quale, oltre ai
suoni, si levano il fumo dei fuochi accesi per riscaldare gli
ambienti naturali, ma anche gli odori delle pettole appena fritte o
delle bruschette arrostite, da innaffiare con un buon bicchiere di
vino nostrano.
E, poi,
nell’alternasi del dì e della notte, scandito dai giochi di luce e
dal rintocco delle campane, la vita continua a pullulare con
semplicità: nelle grotte tufacee o nelle capanne in paglia e legno,
tra le staccionate o attorno al laghetto artificiale, ogni
personaggio è intento a portare a termine il proprio lavoro. Così,
il viandante, percorrendo un tragitto appositamente creato dagli
organizzatori, si ritrova egli stesso ad essere protagonista di ogni
scena, al fianco del vasaio, del vignaiolo, dell’arrotino, del
falegname, della brava massaia, affaccendata a cucire, a ricamare o a
foggiare latticini freschi. C’è chi, poi, porta a spasso le greggi
o chi, alle note natalizie della fisarmonica, lavora il legno, il
ferro o i cestini in vimini, utilizzando gli attrezzi di una volta.
E’
questo il suggestivo Presepe Vivente di Mottola, per vivere il Natale
con spirito autentico di cristianità. Si replica il 5 gennaio, con
la scesa dei Re Magi a cavallo e la collaborazione dell'associazione
"Show Boys" di Palagiano, presieduta da Leonardo Iacobino.