È
il centrodestra in ostaggio (delle proprie bugie!) …
L’incapacità
del centrodestra mottolese nel definire il proprio ruolo politico è
pari solo alla sua maestria nello stravolgere la realtà.
In
un comunicato stampa diffuso pochi giorni fa dai gruppi consiliari di
minoranza è stata fornita una ricostruzione non vera dei lavori in
seno all’ultimo consiglio comunale. Una ricostruzione degna della
sceneggiatura della peggiore telenovela sudamericana. Una
ricostruzione che, proprio perché bugiarda, rende un cattivo
servizio alla Città.
Discutere
di modifiche ad un provvedimento e parlare pubblicamente di vicende
“anomale” della recente storia amministrativa di Mottola (forse
quest’ultimo aspetto ha particolarmente urtato la sensibilità del
centrodestra!) non significa certamente tenere in ostaggio
chicchessia, tantomeno quando non si vota contro alcun provvedimento!
Discutere
circa l’opportunità di modifiche ad un provvedimento (nello
specifico la rettifica al regolamento di attuazione della Zona
Industriale) significa onorare in pieno il proprio ruolo di
consiglieri comunali; votare a favore della delibera significa
aderire a ciò che è lì scritto. Allo stesso modo, discutere
pubblicamente di alcune vicende anomale della recente nostra storia
amministrativa (le vane promesse elettorali fatte a partire dal 2006,
dalla passata amministrazione, alle famiglie delle Cooperative della
Ex Zona 167 e gli “aggiustamenti” in corso d’opera per porre
rimedio ai propri misfatti), e astenersi dal voto per marcare le
distanze – com’è stato chiaramente spiegato in Consiglio, onde
evitare fraintendimenti! – dagli scempi compiuti dalla vecchia
amministrazione e dal suo modo di gestire il potere, significa
cercare di ristabilire un minimo di verità storica su vicende che
hanno toccato la carne viva di decine di famiglie mottolesi.
Nessuno
ha in ostaggio nessuno: se i toni del confronto sono questi, gli
unici veri ostaggi sono la buona politica e il senso del vero.
Il
Gruppo Consigliare del PD, nelle scorse settimane, ha voluto
condividere con tutta la Maggioranza alcune proposte programmatiche e
alcuni temi da discutersi con l’intera Comunità Mottolese, con la
speranza che essi siano arricchiti anche da altri contributi e con la
ferma convinzione che essi entrino a far parte sin da subito
dell’agenda politica, al fine di concludere degnamente il mandato
elettorale.
Il
lavoro del Gruppo Consiliare del Partito Democratico è fatto di
impegno disinteressato e silenzioso. In questo solco si sono
innestati gli sforzi affinché l’ex Ospedale Umberto I non fosse
più quel contenitore vuoto inaugurato in pompa magna nel 2004. Non
utilizziamo espressioni trionfalistiche (perché la situazione
attuale non deve essere considerata un punto di approdo, quanto un
punto di partenza), ma se a quella struttura è stata di recente
riconosciuta tutt’altra dignità rispetto al passato, è forse
anche frutto di una diversa considerazione che a Bari hanno dei
rappresentanti locali.
Noi
rivendichiamo l’appartenenza ad una cultura politica diversa da
quella del centrodestra mottolese e dunque parole come “ostaggio”,
“ricatto” e simili le lasciamo alle esperienze politiche e di
vita altrui, poiché non ci appartengono e mai ci apparterranno. Allo
stesso modo rivendichiamo il diritto e la missione di discutere e
fare proposte, con la chiarezza e l’onestà che ci hanno sempre
contraddistinto: chi interpreta questo come una sorta di
“condizionamento”, è in malafede.
Ogni
nostra scelta non è frutto di preconcetti o condizionata da altri
fattori, ma deriva dall’unico vincolo ad oggi ancora valido e che
intendiamo onorare sino alla fine: il patto di cambiamento
sottoscritto con gli elettori nel 2012! Ed è solo la coerenza
rispetto al ricordato patto di cambiamento del 2012 l’unico fattore
che dirige le nostre scelte.
Giorgio
De Crescenzo
Carmine
D’Auria
Palmo
Matarrese
Pietro
Rella