Sulle nostre strade, per
andare incontro alle esigenze legittime dei disabili, esistono parcheggi
generici e parcheggi "ad personam",
rilasciati dal Comune di residenza, dietro certificazione medico - legale
dell'Asl, che ne attesti i requisiti ai sensi di quanto previsto dal Codice
della Strada.
Ebbene, quelli "ad
personam" dovrebbero - il condizionale è d'obbligo - essere rilasciati
secondo quanto previsto dall'art. 188 del Codice della Strada - ex art. 381 del
Reg. al C.d.S., solo se la persona beneficiaria è abilitata alla guida, se
dispone di un autoveicolo ed è in possesso del contrassegno di invalidità.
Ovviamente, previa dimostrazione di avere "capacità deambulatorie -
motorie sensibilmente ridotte".
Quindi, un diritto, quello
del parcheggio personalizzato per disabili, che va rispettato, se il
beneficiario rispetta la legge ovvero se ha i requisiti per godere di quel
diritto.
Ed, invece, in via Risorgimento,
quello che dovrebbe essere un diritto, poiché tale non è, diventa un abuso.
Nei paraggi dell'edicola,vi
è infatti, un parcheggio personalizzato, destinato alla sosta di un
diversabile, che - ho motivo di credere - non ha diritto di usufruirne. Infatti,
quel parcheggio viene utilizzato solo dai parenti dello stesso, che
diversamente abili non sono. E, quando è libero, se per caso arriva un
residente del posto e parcheggia, quasi istantaneamente arriva l'auto della
Polizia Municipale a multare lo sventurato … come se su quel parcheggio ci
fossero le telecamere di uno pseudo "grande fratello" o, peggio
ancora, la protezione di un santo in paradiso o, meglio, in Comune o al Comando
dei Vigili.
Ora, basta. Dopo l'ennesimo episodio,
verificatosi nella serata del 22 giugno, con l'intervento dei Vigili a multare
chi cercava solo un parcheggio in una strada trafficata, è arrivato il momento
di dire basta a questo "abuso di diritto" e di fare luce sulla
questione.
Ho già fatto richiesta, lo scorso 4 giugno, al
Comune dei necessari documenti amministrativi, indirizzando la stessa ai
Servizi Sociali e alla P.M., per ottenere una copia fotostatica relativa alla
concessione del parcheggio "ad personam" in questione. Esistono
diritti legittimi, diritti disattesi e diritti abusati. Credo che quest'ultimo,
in questa circostanza, faccia al caso nostro.
Non mi risulta, infatti, che la persona
beneficiaria di quel parcheggio sia permanentemente impossibilitata a
deambulare. La concessione di quel parcheggio è irregolare ed anomalo, come
anomalo è l'intervento dei Vigili solerti e puntuali, ogni qualvolta qualcuno
parcheggia su quelle strisce gialle.
Siamo dalla parte dei diritti, siamo dalla parte
della legge e della verità. "L'uso dell'abuso" va contrastato ad ogni
costo ed è quello che faremo anche in questa circostanza.
Angelo Laterza