MOTTOLA.
La tradizione vuole che Francesco, il santo d'Assisi, sia passato
anche da Mottola e che sia stato alloggiato nell'ex Convento. Questo
spiegherebbe la presenza di un affresco dedicato al santo, un tempo
presente nella parte inferiore della chiesa del Convento, oggi,
collocato sul terzo altare, entrando da destra, della chiesa
superiore.
La
leggenda narra che Francesco abbia lasciato anche la sua impronta
sulla pietra che utilizzò come cuscino. Sulla figura del santo,
leggende e fede sembrano mescolarsi, dando vita ad un culto radicato,
vissuto con profondità d'animo anche nella comunità mottolese.
Di
qui, la voglia di programmare un concerto proprio in onore di
"Francesco, uomo della pace".
Ad
organizzarlo, l'altra sera, l'istituto comprensivo "A. Manzoni",
su iniziativa del nuovo dirigente scolastico Anita Lupoli, con la
collaborazione della docente Margherita Chiarelli, che ha presentato
la serata, ovviamente nella chiesa "S.S. Immacolata"
(Convento).
In
collaborazione con il coro dei Cantori di Mottola, che vede Cosimo De
Pace tra uno dei primi fondatori, ha visto all'opera l'Orchestra
Giovanile dello stesso istituto scolastico, curata dai docenti del
corso musicale: Giuseppe Latorrata (tromba), che ha diretto l'intero
concerto, Vincenzo Barulli (violino), Michele Libraro (chitarra) e
Gabriele Sponsale (pianoforte).
Così
come sottolineato dal vescovo monsignor Claudio Maniago, anche questa
volta il miracolo di Francesco si è compiuto. "Un'orchestra
fatta da giovani studenti ed un coro di adulti, per dare vita ad
un'armonia generazionale, creatasi nel nome di Francesco".
"Anche questa volta, Francesco ha vinto - ha detto il pastore
battista Dario Monaco - perché la parola di Dio continua ad essere
predicata tra parole e musica".
Tra
i presenti, anche il sindaco Luigi Pinto, la dirigente Anita Lupoli e
don Sario Chiarelli, che ha garantito l'ospitalità: "Sarebbe
auspicabile - ha detto quest'ultimo - che i giovani e non solo quelli
dell'orchestra continuassero ad innamorarsi di questa chiesa, una
delle più antiche del territorio, che, tuttavia, ha bisogno di
cure".
Un
concerto snello, perché organizzato in poco tempo. Infatti, sono
stati eseguiti solo quattro brani, "Laudato Sii", "San
Francesco", "San Damiano" e "Fratello Sole
Sorella Luna". Scopo dell'iniziativa? Focalizzare, attraverso la
musica, l'attenzione su Francesco, uomo e santo del dialogo
interculturale ed interreligioso, emblema della pace, del dialogo,
della fratellanza universale, che non conosce diversità tra popoli,
differenze tra gli uomini.
Tra
un brano e l'altro, la docente Margherita Chiarelli ha voluto
ricostruire la vita del santo, attraverso la citazione e la lettura
di alcuni passi, tratti dalle fonti francescane.
Maria Florenzio