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mercoledì 28 ottobre 2015

UN CONCERTO ECUMENICO IN ONORE DI SAN FRANCESCO, UOMO E SANTO DEL DIALOGO INTERCULTURALE ED INTERRELIGIOSO.


MOTTOLA. La tradizione vuole che Francesco, il santo d'Assisi, sia passato anche da Mottola e che sia stato alloggiato nell'ex Convento. Questo spiegherebbe la presenza di un affresco dedicato al santo, un tempo presente nella parte inferiore della chiesa del Convento, oggi, collocato sul terzo altare, entrando da destra, della chiesa superiore.

La leggenda narra che Francesco abbia lasciato anche la sua impronta sulla pietra che utilizzò come cuscino. Sulla figura del santo, leggende e fede sembrano mescolarsi, dando vita ad un culto radicato, vissuto con profondità d'animo anche nella comunità mottolese.
Di qui, la voglia di programmare un concerto proprio in onore di "Francesco, uomo della pace".
Ad organizzarlo, l'altra sera, l'istituto comprensivo "A. Manzoni", su iniziativa del nuovo dirigente scolastico Anita Lupoli, con la collaborazione della docente Margherita Chiarelli, che ha presentato la serata, ovviamente nella chiesa "S.S. Immacolata" (Convento).
In collaborazione con il coro dei Cantori di Mottola, che vede Cosimo De Pace tra uno dei primi fondatori, ha visto all'opera l'Orchestra Giovanile dello stesso istituto scolastico, curata dai docenti del corso musicale: Giuseppe Latorrata (tromba), che ha diretto l'intero concerto, Vincenzo Barulli (violino), Michele Libraro (chitarra) e Gabriele Sponsale (pianoforte).
Così come sottolineato dal vescovo monsignor Claudio Maniago, anche questa volta il miracolo di Francesco si è compiuto. "Un'orchestra fatta da giovani studenti ed un coro di adulti, per dare vita ad un'armonia generazionale, creatasi nel nome di Francesco". "Anche questa volta, Francesco ha vinto - ha detto il pastore battista Dario Monaco - perché la parola di Dio continua ad essere predicata tra parole e musica".
Tra i presenti, anche il sindaco Luigi Pinto, la dirigente Anita Lupoli e don Sario Chiarelli, che ha garantito l'ospitalità: "Sarebbe auspicabile - ha detto quest'ultimo - che i giovani e non solo quelli dell'orchestra continuassero ad innamorarsi di questa chiesa, una delle più antiche del territorio, che, tuttavia, ha bisogno di cure".
Un concerto snello, perché organizzato in poco tempo. Infatti, sono stati eseguiti solo quattro brani, "Laudato Sii", "San Francesco", "San Damiano" e "Fratello Sole Sorella Luna". Scopo dell'iniziativa? Focalizzare, attraverso la musica, l'attenzione su Francesco, uomo e santo del dialogo interculturale ed interreligioso, emblema della pace, del dialogo, della fratellanza universale, che non conosce diversità tra popoli, differenze tra gli uomini.

Tra un brano e l'altro, la docente Margherita Chiarelli ha voluto ricostruire la vita del santo, attraverso la citazione e la lettura di alcuni passi, tratti dalle fonti francescane.
Maria Florenzio