Taranto
– La Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) ha ricordato l’altro
giorno a Roma (presso l’auditorium “Giuseppe Avolio”) il
tarantino Franco Catapano, originario di Laterza, dirigente che
iniziò la carriera dalla sede Cia di Castellaneta, diventato poi
direttore della Cia Puglia e successivamente responsabile nazionale
organizzazione della Confederazione, prematuramente scomparso lo
scorso 24 aprile all’età di 51 anni, dopo aver combattuto per
alcuni anni contro un male incurabile.
E lo ha fatto sostenendo un
progetto nel quale Franco Catapano ha creduto fino all’ultimo
momento della sua vita. Un progetto legato alla nutrigenomica, ovvero
lo studio delle correlazioni tra alimenti e modifiche del Dna,
correlata all’olio extravergine di oliva.
Un
progetto sul quale da anni si sta spendendo molto il prof. Antonio
Moschetta, professore associato di Medicina Interna presso
l’Università di Bari e ricercatore AIRC (Associazione italiana per
la ricerca sul cancro), che è stato anche direttore scientifico
dell’Istituto Oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari,
responsabile del laboratorio del metabolismo lipido e tumorale del
Consorzio Mario Negri Sud di Chieti, ricercatore presso l’Università
di Bari, presso l’Università di Dallas (Texas), presso l’Academic
Medical Center di Amsterdam (Olanda) e presso l’University Medical
Center di Ultrecht (Olanda). Il prof. Moschetta, inoltre, vanta
collaborazioni scientifiche a livello internazionale, ha prodotto
oltre 100 pubblicazioni su riviste scientifiche a livello
internazionale ed ha ottenuto una miriade di premi ed onorificenze a
livello internazionale.
L’altro
giorno il prof. Moschetta presso la sede della Cia nazionale, alla
presenza del presidente nazionale Dino Scanavino, della
presidenza nazionale, del direttore generale Cia Rossana
Zambelli, dei componenti della direzione nazionale, di numerosi
dirigenti confederali e funzionari giunti dalla Puglia con in testa
il presidente provinciale della Cia di TarantoFrancesco Passeri e
il direttore provinciale Vito Rubino, dei familiari di Franco
Catapano, la moglie Anna, i suoi tre
figliVita, Rosy e Piergiorgio, e il fratello Mimmo,
ha tenuto un lectio magistralis sul tema “Olio
extravergine d’oliva al tempo della nutrigenomica”, puntando
l’attenzione sulla correlazione tra alimentazione e cancro, per
evidenziare lo stretto legame tra qualità degli alimenti e
prevenzione delle malattie, e ricordando anche l’attenzione
che Franco Catapano ha dedicato a questi temi. “Franco
continua a vivere nel progetto di ricerca”, ha evidenziato in
conclusione al suo intervento il prof. Moschetta.
Il
presidente nazionale della Cia Scanavino ha confermato
l’impegno della Confederazione nel sostenere tali progetti di
ricerca, anche in nome di Franco Catapano, eccellente dirigente
confederale che ha rivestito incarichi di rilievo per quasi 30 anni
nella Confederazione.
Il
ricordo di Franco Catapano, tra non poca commozione, è stato
poi affidato al direttore nazionale della Cia Rossanna
Zambelli che ne ha evidenziato le qualità umane e
professionali, l’attaccamento ai valori della Confederazione e
l’impegno a favore del mondo agricolo prima pugliese e poi
nazionale.