La
piattaforma di Coldiretti per il futuro dell’agricoltura locale è
stata messa nera su bianco e presentata ai quattro aspiranti sindaco
di Grottaglie, in un confronto a più voci tenuto venerdì scorso
nella sede del Gal “Colline Joniche”.
“Grottaglie
che vogliamo” è il nome del documento che il direttore provinciale
Aldo Raffaele De Sario, il presidente di Agrimercato Nicola Motolese
e il presidente della sezione cittadina Franco D’Urso hanno messo
nelle mani di Pierluigi Di Palma, Michele Santoro, Ciro D’Alò e
Sergio Sisto, con il chiaro intento di sollecitare la loro
riflessione intorno ai temi più cari a Coldiretti.
Uno
per volta, di fronte alle imprese agricole che rappresentano
l’ossatura economica della città, i quattro candidati hanno
sostenuto con spirito di assoluta serenità il confronto voluto da
Coldiretti, volutamente ispirato ai principi generali della
confederazione ma “tagliato” sulle esigenze della realtà locale.
I temi del consumo consapevole, del “buon cibo”,
dell’etichettatura, quindi, hanno aperto la strada al necessario
ragionamento sulla concertazione tra politica e produttori.
Risorsa
indispensabile sarà l’assessorato all’Agricoltura, struttura che
dovrà essere in costante dialogo con le associazioni attraverso un
tavolo tecnico, luogo della decisione rispetto alla moltitudine di
problemi che si affacciano sul panorama di settore. Coldiretti,
infatti, rappresenta oltre 5mila imprese in provincia di Taranto, il
54% di quelle iscritte alla Camera di Commercio: questi numeri, cui
Grottaglie contribuisce significativamente, la pongono come
irrinunciabile interlocutore per la politica.
Ma
le proposte fatte da Coldiretti ai candidati sono state anche di
natura pratica: valorizzare l’uva da tavola con un marchio Igp, per
esempio, pensando anche a un consorzio che tuteli una produzione da
80 milioni di euro l’anno. Oppure risolvere definitivamente
l’annosa questione del Centro Servizi per l’Agricoltura iniziato
nel 1996, pensando magari a un progetto del tutto nuovo.
L’idea
davvero innovativa, però, che poi appartiene alla quotidianità di
Coldiretti e del progetto “Campagna Amica”, è quella di
valorizzare i prodotti tipici locali utilizzandoli nelle mense
gestite dal Comune. L’associazione di produttori, insomma, ha
proposto ai candidati di sposare il verbo del “km 0”, mutuando
quanto avviene ogni martedì davanti alla scuola “De Amicis” di
Grottaglie: lì, i produttori Coldiretti vendono i loro “tesori”,
coinvolgendo anche gli alunni in percorsi di scoperta e cultura del
cibo,
Ai
quattro aspiranti alla carica di primo cittadino, infine, il compito
di metabolizzare le indicazioni di Coldiretti. Indicazioni di buon
senso, per un settore che merita l’attenzione di ogni nuovo
progetto politico.