MOTTOLA
(Ta). Doveva essere una grande festa e lo è stata. Mesi spesi per i
preparativi, un grande impegno da parte dell’intero Consiglio di
Amministrazione della Confraternita del Carmine, la devozione dei
fedeli.
Quest’anno i festeggiamenti civili e religiosi per la
Vergine del Monte Carmelo si sono consumati in un’atmosfera di
spiritualità diversa, sicuramente arricchita dall’esperienza
vissuta, il 30 giugno scorso, a Roma: la statua della Vergine ha
fatto il suo ingresso in Piazza San Pietro, in occasione dell’udienza
giubilare di Papa Francesco, che le ha donato nuovi scapolari
ricamati in oro e lo stemma papale pontificio. Gli stessi, indossati
dal simulacro della Vergine, per la prima volta in processione, nella
serata del 16 luglio.
La
benedizione del Santo Padre, ma anche i 365 anni della Confraternita.
Così, la Festa del Carmine, a Mottola, per questo 2016, rimarrà
nella storia e non solo in quella della parrocchia di via Mazzini.
Per
la prima volta, quest’anno, dopo aver attraversato parte di Corso
Vittorio Emanuele, la statua della Madonna ha fatto il suo ingresso
in piazza XX Settembre, scortata dai confratelli e dalle consorelle
in abito da rito, sorretta dai massari, di cui è patrona. Ad
accoglierla, una gigantografia del Papa mentre le benedice gli
scapolari; la stessa, fatta posizionare anche in parrocchia.
Sempre
in piazza, poi, tra il plauso di centinaia di fedeli, è stato
trasmesso un video su quell’udienza giubilare del Santo Padre,
affinchè la sua benedizione potesse essere estesa a tutta la
comunità. Poi, l’allocuzione del vescovo della Diocesi di
Castellaneta, monsignor Claudio Maniago e l’intervento del sindaco
Luigi Pinto, affiancati dal priore Vito Greco.
Nei
loro interventi, il cordoglio per le vittime di Nizza e per i morti
del tragico incidente ferroviario, avvenuto tra Andria e Corato.
“Cerchiamo di adottare uno stile di vita misericordioso per
affrontare con speranza anche le difficoltà più dolorose della vita
– ha detto il vescovo -. Dalla Vergine del Carmelo ci arrivi
l’indicazione della giusta via, come faro per continuare a guardare
avanti”. “E’ un giorno di Festa – ha aggiunto il sindaco -
che, tuttavia, in questo momento luttuoso della nostra storia di
uomini, deve rappresentare un momento di unità, di comunione e di
riflessione, facendo nostre le parole del Santo Padre, per
interiorizzarle nei nostri cuori”.
Al
primo cittadino, poi, il compito di consegnare un omaggio floreale
alla Vergine. La processione, a suon di fuochi pirotecnici e alle
note della banda “U. Montanaro”, è, così, ripartita per la
parrocchia di via Mazzini, dove è stato lo stesso vescovo a
celebrare la messa.
Molto
seguiti i concerti bandistici, nonostante le temperature tutt’altro
che estive delle serate del 15 e 16. Ad alternasi sulla cassa
armonica, posizionata in piazza XX Settembre, sono stati il complesso
bandistico “Schipa d’Ascoli”, Città di Lecce, diretto dal M°
Paolo Adesso ed il complesso bandistico "Città di Ailano”,
diretto dal M° Nicola Hansalik Samale.
Pienone,
poi, domenica sera, per i Terraross e la loro musica popolare, che
profuma di sud e di tradizione.