BARI.
Nella nuova fiction,
prodotta dalla Ares Film, che andrà in onda sulle reti Mediaset, nel
2017, la trama si concentra prevalentemente sulle discriminazioni, a
cui è sottoposta, al nord, la gente del sud, che, già nella prima
serie, abbiamo visto combattere con le unghie e con i denti per
preservare la propria dignità.
“Furore
2. Il vento della passione”, questo il titolo della fiction di otto
puntate, con la regia di
Alessio Inturri e M. Intoppa, traccia un quadro di quella che è la
fatica, sopporta da chi, dal sud, decide di emigrare verso il nord
Italia, nella speranza di trovare occupazione e farsi accettare, ma
si trova di fronte al muro dell’intolleranza, costretto a
sopportare umiliazioni e soprusi di ogni sorta. Fortunatamente, sul
set della fiction, la realtà è ben diversa, dal momento, che a
Roma, la capitale nazionale ed internazionale della cinematografia,
dopo Hollywood, ad interpretare diversi ruoli, sono stati contattati
anche attori del sud.
E’
il caso dell’attore Luciano Marinelli, chiamato ad interpretare
diverse parti, proprio in questa fiction, al fianco di Massimiliano
Morra, Elena Russo, Angela Molina ed Adua Del Vesco.
Barese
d’origine, Marinelli è reduce
dal grande successo registrato dal primo stage per attori, in Puglia,
tenutosi, a maggio scorso, a Mottola (Ta), del quale ne è stato
l’organizzatore e il direttore artistico.
Siamo
già stati abituati a vederlo sul grande schermo, con “Il
clan dei camorristi” di Alessandro Angelini e Alexis Sweet (2012);
“Le mani dentro la città” (2014); “Squadra Antimafia 4”;
“Braccialetti rossi”; “Ris Roma 3”; “Gomorra” e, in
ultimo, “Non è stato mio figlio”.
Solitamente,
le case cinematografiche arrivano al sud, soprattutto in Puglia e,
senza avvalersi delle professionalità locali, sono pronte a
colonizzare il set, avvalendosi di maestranze ed attori “coltivati
nel proprio orticello”. Ed, invece, con “Furore 2”, come del
resto accaduto in “Non
è stato mio figlio” dello stesso regista Inturri, anche
per gli attori del sud è
stato ritagliato un
ruolo.
Così,
nato grazie ad Apulia Film Commission, cresciuto come attore in
Puglia grazie ad alcune società di produzione come la Dinamo Film e
la Oz Film, oggi Marinelli è un attore affermato e, per circa una
ventina di giorni, è stato sul set della nuova fiction Mediaset.
“Una
forma di riscatto? Forse. Ma è, soprattutto, il riconoscimento degli
sforzi, fatti sino ad oggi. Un modo per dimostrare che anche la
nostra Puglia è una fucina di maestranze e di professionalità, che
meritano di essere prese in seria considerazione. La nostra – ha
spiegato Marinelli – non è solo una terra da colonizzare, anche
cinematograficamente parlando, ma da valorizzare anche per le sue
risorse umane e competenze di alta qualità”.