Per
il sindaco dott. Luigi Pinto le accuse che il Comitato del centro
storico ha rivolto all’Amministrazione, apparse sugli organi di
stampa, necessitano di un’adeguata risposta, dal momento che, a suo
giudizio, sono del tutto prive di fondamento e, pertanto,
pretestuose.
Il tema del contendere riguarda la possibilità per gli
abitanti del centro storico di poter parcheggiare l’auto (una per
ciascun nucleo famigliare) nei pressi della propria abitazione
godendo dell’esenzione totale del pagamento, così come
espressamente richiesta dallo stesso comitato “La Schiavonia”.
“L’Amministrazione – ha subito precisato Pinto – non ha
applicato nessuna nuova tassa visto che da sempre in quella zona, chi
posteggia sulle strisce blu è tenuto al pagamento del ticket
orario.” Il sindaco ricorda che la richiesta avanzata dal Comitato,
fu rigettata all’ unanimità dei presenti dal Consiglio comunale
nella seduta dell’11 agosto 2016, dopo aver affrontato la questione
nella commissione di studio “Statuto e Regolamenti”, sulla base
sia di precise norme di legge, sia per non discriminare i cittadini
che risiedono in altre zone del paese e che utilizzano le aree di
sosta a pagamento. “Non abbiamo fatto altro che applicare la legge
- ha affermato Pinto - e quanto prevede il Codice della Strada. Come
si desume dal verbale n. 4 del 23 maggio 2016 della stessa
Commissione consiliare, data la complessità della materia, fu
invitato a relazionare in merito il Comandante della Polizia Locale,
Magg. Vito Caramia, il quale spiegò che nel caso di aree riservate
(stalli gialli) la scelta è discrezionale e la norma di riferimento
è quella del comma 11 art. 7 del Codice della Strada che riconosce
ai Comuni la facoltà di riservare, nelle zone di particolare
rilevanza urbanistica come il centro storico, spazi di sosta per i
veicoli privati, per i soli residenti, a titolo gratuito o oneroso.
Dal momento che l’argomento all’esame è, invece, la sosta
regolamentata (stalli blu), le norme di riferimento sono i commi
6,7,8 dell’art.7 C.d.S., che non prevedono nessuna esenzione totale
per i beneficiari, pertanto, bisogna necessariamente provvedere a
titolo oneroso. Considerato che il costo dell’abbonamento è di
soli 15,00 € al mese, cioè 0,50 centesimi al giorno, senza
limitazione di orario, l’ulteriore agevolazione che
l’Amministrazione può consentire è quella di concedere
all’utente, di poter parcheggiare con lo stesso abbonamento in
tutte le aree di sosta a pagamento dislocate sul territorio comunale.
L’approvazione, inoltre, di tale modifica al Regolamento,
comporterà per l’Amministrazione la possibilità di aumentare il
numero di stalli delle aree a pagamento per agevolare la possibilità
di trovare parcheggio. Nel comunicato, ha proseguito il primo
cittadino - i residenti riportano l’esempio di alcuni Comuni
viciniori che concederebbero un pass ai residenti a cifre annue molto
più eque. Per ovvi motivi però, si omette di precisare che negli
stessi comuni citati, il pagamento del ticket orario non è di soli
30 centesimi l’ora ma ben più oneroso. Infine – ha concluso il
Sindaco - riguardo al parcheggio nell’area dell’ex Dante
Alighieri, non vi è alcuno sperpero di denaro pubblico in quanto è
intento di questa Amministrazione dare la giusta attribuzione ad un
vuoto urbano, sino ad oggi impropriamente utilizzato a parcheggio
pubblico, con tutte le sue limitazioni. Ebbene, se è vero che i
posti auto si ridurranno di alcune unità, è anche vero che i
cittadini potranno finalmente usufruire di un’area di sosta
rispettosa di tutte le norme di sicurezza, riguardo alle dimensioni
degli stalli, agli spazi di manovra, ai posti riservati ai disabili,
all’illuminazione notturna e alla sicurezza per i pedoni. Inoltre,
sono state progettate delle ulteriori aree parcheggio che dovranno
trovare opportuna copertura finanziaria nel prossimo bilancio di
previsione”. Il sindaco ha, quindi, smentito che i rappresentanti
del Comitato siano stati da lui ricevuti solo dopo l’intervento
della Prefettura, ricordando di averli incontrati tempo addietro e
che in quella occasione fu affrontata la questione, tanto è vero che
egli chiese alla Polizia Locale e alla Commissione per il Regolamento
di approfondirne i vari aspetti alla luce delle norme in materia.
“Ulteriori solleciti – ha detto il dott. Pinto - verso
l’Amministrazione comunale e gli organi di governo territoriale, la
divulgazione di come altre realtà comunali hanno risolto la
questione nei loro centri storici sono legittimi, ma devono contenere
verità e corretta informazione altrimenti sono strumentali e non
mirano alla reale risoluzione dei problemi”.
Addetto
Stampa
dott.
Cosimo Damiano TRAMONTE
Fonte: www.comune.mottola.ta.it