Circa
tre ore, venerdì mattina, durante il mercato settimanale, sono
bastate al Pdl e alla Puglia Prima di Tutto, per raccogliere più di
mille firme contro quello che potrebbe diventare il possibile
utilizzo di una parte dell'ospedale: riabilitazione di persone
affette da disturbi mentali, che, in quanto autori di reati, su
disposizione della magistratura, sono sottoposte a misura di
sicurezza detentiva di ricovero.
I
due partiti dell'opposizione consiliare non entrano nel merito della
questione ovvero dei destinatari di questo eventuale servizio, che
“pure hanno il diritto ad occasioni di recupero, a tutti i
livelli”.
La
protesta, che si leva dai banchi dei due partiti di opposizione,
riguarda, invece, il metodo utilizzato dal primo cittadino di
Mottola, nel prendere “arbitrariamente certe decisioni. Il sindaco
Luigi Pinto, già dal mese di novembre, era in trattativa con la
Regione Puglia e con l'Asl di Taranto per discutere su questa nuova
destinazione d'uso di un'ala dell'Umberto I.
Noi,
come anche una parte della maggioranza, così come abbiamo avuto modo
di constatare di persona, ne siamo stati informati esattamente una
settimana fa, quando, il sindaco ha deciso di convocare i capigruppo
e di comunicare ufficialmente l'esistenza di questo nuovo progetto
per l'Umberto I. Siamo stati informati, solo quando, ormai, i giochi
erano quasi conclusi”.
E'
quanto hanno lamentato ieri mattina, in Provincia, durante una
conferenza stampa, alcuni esponenti locali del Pdl ovvero Giuseppe
Carucci ed Angelo Lattarulo e della Ppdt, Raffaele Amatulli, Antonio
Ciarella e Raffaele Ciquera.
“E'
l'ennesimo regalo – hanno detto – che la Giunta Pinto, d'intesa
con la Regione Puglia e l'Asl di Taranto, vuole riservare ai
mottolesi: trasformare il nostro ospedale, destinato alla
riabilitazione, in un 'Centro di Cura e Custodia'. Praticamente,
quelli che prima erano manicomi criminali,poi diventati ospedali
psichiatrici giudiziari, dal 1° Aprile prossimo si chiameranno
Centri di Cura e Custodia. Cambia il nome, ma non la sostanza”.
La
Regione Puglia, entro il 7 Aprile, invierà al Ministero della Salute
la richiesta per l'erogazione del finanziamento che, a Mottola, come
a Ceglie Messapica e San Marco in Lamis, servirà ad adeguare la
struttura alla sua nuova destinazione d'uso.
“Il
sindaco, almeno, aveva il dovere di informare tutta la cittadinanza.
Ne
va di mezzo la democrazia”. Di qui, la decisione, assunta dal Pdl e
dalla Puglia Prima di Tutto, di continuare a promuovere una raccolta
firme, per dire “no ai metodi antidemocratici di un sindaco, che
non può arrogarsi il diritto di assumere, da solo, decisioni
importanti per la città”.L'obiettivo del Pdl e della Ppdt è
quello di “bloccare, sempre che sia ancora possibile, l'iter in
corso”.
Ed,
intanto, per le ore 18,30 di questa sera, presso la Sala Convegni,
gli stessi partiti hanno organizzato un pubblico dibattito
sull'argomento, per conoscere l'opinione dei cittadini.
MARIA
FLORENZIO
Fonte:
IL NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA