CARUCCI ACCUSA IL SINDACO SULLE SCELTE IN MATERIA DI AMBIENTE.
Giuseppe Carucci, consigliere comunale
del Pdl, contesta le scelte fatte dall’attuale amministrazione Pinto, in
materia di ambiente.
Già nell’ultimo Consiglio Comunale di
Mottola, a seguito di un’interrogazione presentata, memore delle “fatiche”
compiute, in seno alla giunta Quero, proprio come assessore all’Ambiente, lo
stesso Carucci aveva lamentato le diverse scelte operate da Pinto, soprattutto
in riferimento all’isola ecologica.
La gestione di quest’ultima, infatti, fino
all’11 giugno prossimo è stata affidata “Daniele Ambiente srl”. Come? “Senza l’indizione
di un’apposita gara, ma con un’ordinanza sindacale, peraltro, non inviata all’Ato
o Aro del bacino Taranto 1.
Un affidamento diretto di gestione,
quindi, giustificato, dal sindaco,dall’urgenza di garantire la prosecuzione del
servizio”.
Una risposta, questa, che allora, come oggi, non convince il consigliere
Carucci, che, anzi, non perde l’occasione per riportare alla memoria della
comunità quelli che egli stesso definisce i suoi “lasciti ereditari”:
la bonifica della gravina della Forcella
(finanziamento regionale150mila euro); la bonifica della contrada Le Grotte (finanziamento
regionale 149mila euro); la bonifica di contrada Pandaro (finanziamento
regionale di 130mila euro);la bonifica della zona compresa tra il Santuario
della Madonn’ Abbasc’ e l’ex statale 100 e dei siti carsici (finanziamento
regionale 100mila euro); la raccolta differenziata porta a porta; progetti con
le scuole, la “Festa dell’albero”, l’operazione “Scuole Pulite”, “Puliamo il
mondo” e serate premianti per le famiglie più “ricicloni”.
E, poi, proprio l’isola ecologica computerizzata , l’unica della provincia
di Taranto, realizzata con un finanziamento regionale di 191mila euro e la raccolta
differenziata portata dal 3 al 20%, pur non recuperando l’umido, mancando,all’epoca,una
piattaforma di smaltimento.
“Il paese è sporco – incalza Carucci - la raccolta differenziata è crollata
su percentuali addirittura vergognose, la gestione dell’isola ecologica
dovrebbe essere più attenta ed è venuta meno la sensibilizzazione nelle scuole”.
Poi, si pone diversi interrogativi, ai quali, si auspica che Pinto ed il
suo assessore all’Ambiente, Arcangelo Montanaro possano dare delle risposte: “Ogni
appalto relativo alla pubblica igiene, deve contenere, obbligatoriamente, per
legge, la raccolta differenziata. Ma, il sindaco si è letto il capitolato
d’appalto, che regolamenta l’attività della ditta ‘Avvenire’? E’ a conoscenza
che si è aggiudicata un appalto concorso, nella cui proposta, oltre alla
raccolta differenziata, si parla, in maniera esplicita, anche di gestione
dell’isola ecologica? Il nuovo appalto che prevedeva il raggiungimento del 55%
di raccolta differenziata entro il 31 dicembre del 2012, che fine ha fatto? E
la raccolta dell’umido porta a porta, che sarebbe dovuta partire dai quartieri ‘Sacro
Cuore’ e ‘San Pietro’, dov’è finita? Non si può pensare al presente e al
futuro, se, almeno, non si tenta di salvaguardare i risultati conseguiti nel
passato”.
MARIA FLORENZIO
Fonte: NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA