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lunedì 7 ottobre 2013

MOTTOLA, IL PDL E LA PPDT AL SINDACO LUIGI PINTO: "SINDACO ARROGANTE DIMETTITI"



“SINDACO ARROGANTE, DIMETTITI”
Ancora una volta, come gruppi di opposizione ci corre l’obbligo di denunciare alla città la violazione da parte del Sindaco, Luigi Pinto, delle più elementari regole  della democrazia. Un Sindaco affetto da arroganza che sfocia in spocchia e presunzione nell’assumere decisione che riguardano il destino sanitario di una città già vilipesa da una scellerata politica regionale e oggi mortificata da scelte condivise SOLO ed ESCLUSIVAMENTE dal primo cittadino.

Un signore che  non ha inteso ascoltare minimamente le forze politiche di opposizione, ma anche di maggioranza, su vicende di fondamentale importanza per la vita della città. Parliamo della nuova destinazione che la Regione Puglia, con delibera di Giunta del 01 ottobre 2013, ha inteso dare all’Ospedale di Mottola:
Ospedale Psichiatrico Giudiziario e Casa di Cura e Custodia.
Già nel mese di maggio scorso, quando la stampa cominciò a filtrare le prime notizie circa l’idea della Regione Puglia di far diventare l’ospedale di Mottola un OPG e Casa di Cura e Custodia, immediatamente come opposizione chiedemmo lumi al Sindaco e  scoprimmo che già dal novembre 2012 stava, DA SOLO, condividendo un percorso con la stessa Regione Puglia e la ASL di Taranto per giungere a una simile soluzione. Come ricorderete chiedemmo la convocazione urgente di un  Consiglio comunale monotematico  ( fu convocato dopo l’intervento del Prefetto) e venne fuori che non solo l’opposizione era stata tenuta all’oscuro ma anche la stessa maggioranza. Insomma un lavoro fatto dal Sindaco in perfetta solitudine. In quella sede  denunciammo il metodo antidemocratico del primo cittadino e chiedemmo esplicitamente il coinvolgimento dell’intera città in una scelta che appariva non rispondente alla destinazione dell’ospedale che è sempre stata quella di riabilitazione cardiologica, pneuomologica e psico-motoria. In soli tre giorni furono raccolte circa duemila firme di cittadini che si opponevano a quell’idea. Oggi siamo all’epilogo triste. La regione ha già deliberato, la città è stata tenuta all’oscuro e il Sindaco si gongola, in perfetta solitudine, per  un’idea sbagliata e mortificante, ancora una volta, per i cittadini mottolesi.
Per questo chiediamo al Sindaco le immediate
DIMISSIONI
quale atto di dignità politica mai riscontrata in un anno e mezzo di amministrazione.
Nei prossimi giorni comunicheremo ai cittadini le azioni di lotta che intendiamo intraprendere a partire dalla richiesta di convocazione urgente di un Consiglio Comunale avente come punto l’appro-vazione di un ordine del giorno che impegni l’Amministrazione Comunale tutta ad indire una consultazione popolare che esprima la volontà dei cittadini mottolesi su tale scelta.