SE
N’E’ PARLATO DURANTE IL 29^ CONGRESSO REGIONALE ARCA PUGLIA
Due
giorni interamente dedicati alla cardiologia: dalla prevenzione agli
ultimi ritrovati, in termini di terapia, per assistere il paziente
con scompenso cardiaco cronico o chi è affetto da diabete mellito.
Nel 29^ Congresso Regionale dell’ARCA Puglia, l’associazione
scientifica dei cardiologi, si è anche parlato di trattamento del
paziente con fibrillazione atriale permanente e parossistica e,
quindi, degli aspetti farmacologici e clinici dei nuovi
anticoagulanti orali, ma anche di ipertensione arteriosa, di
inquadramento diagnostico e prognostico del paziente cardiopatico.
Ed, ancora, di evoluzione della cardiologia interventistica, di
angioplastica primaria, delle positività, ma anche delle criticità
della chirurgia mini invasiva: dalla valvola mitrale a quella
aortica, sino al by-pass aortocoronarico.
Uno
sguardo, poi, alla tele cardiologia in Puglia, a quello che è il
ruolo del cardiologo, oggi e alle numerose novità introdotte nel
campo della prevenzione cardiovascolare.
“Un’occasione,
dunque, – come spiegato dal presidente dell’ARCA Puglia, Umberto
Rizzo - per concorrere all’aggiornamento professionale dei
cardiologi e ad un approfondimento di quelli che sono gli sviluppi
più recenti della ricerca scientifica cardiologica, a livello
territoriale, in campo diagnostico, clinico e terapeutico”.
Circa
un centinaio, coloro che, in qualità di relatori e moderatori, si
sono dati appuntamento a Villa Morisco, a Bari – S. Spirito. Sono
arrivati da tutta la Puglia, ma anche da altre regioni d’Italia.
Tra gli intervenuti, c’era anche Giovanni Battista Zito, presidente
nazionale ARCA: “Il Congresso – ha detto - ha toccato tutte le
tematiche, che attualmente sono nell’orbita delle patologie
cardiovascolari, affrontandone, in maniera approfondita, le criticità
più importanti”. Zito ha, poi, voluto ricordare come l’ARCA sia,
“numericamente, la seconda associazione medico – scientifica
cardiologica italiana e la seconda, a livello europeo, nell’ambito
della cardiologia ambulatoriale. Un’associazione innovatrice sotto
diversi punti di vista: durante i congressi, ci si sta attivando per
creare un rapporto interattivo tra relatori ed uditori e,
soprattutto, si è evitato di creare agglomerati di potere di tipo
elettivo: ogni regione, infatti, vanta un proprio rappresentante nel
Consiglio Nazionale”. Tra le prospettive future, quella di aprire i
Consigli Direttivi regionali ai più giovani.
Ma,
tornando all’ultimo Congresso dell’ARCA Puglia, ottimo è stato
il riscontro in termini di partecipazione. “Evidentemente – è
stato il commento del dott. Rizzo – le tematiche scelte hanno
suscitato l’interesse di molti colleghi e non solo. Per il futuro,
cercherò di stimolare i cardiologi a produrre attività scientifica,
mettendo a disposizione degli altri quello che si riesce a fare sul
territorio, in termini di ricerca”.
MARIA FLORENZIO