Presidio
permanente davanti al municipio di Mottola, in piazza XX Settembre.
36
i nuclei familiari che volevano una casa, l’avevano anche comprata
ma si accorgono che al momento, in mano, hanno un pugno di mosche.
Il
Comune di Mottola, va chiarito subito, non si è comportato proprio
come Totò che vendeva la fontana di Trevi. No, il Comune di Mottola,
per acquisire i suoli ai fini della pubblica utilità (per l’edilizia
residenziale pubblica) ha speso i soldi, li ha dati ai proprietari
dei terreni. Varie centinaia di migliaia di euro, complessivamente.
Però il Comune di Mottola non ha mai formalizzato l’entrata nella
titolarità di quei suoli. E però ancora, li ha destinati alla coop
edilizia e all’impresa.
Così è successo che, realizzati i rustici
delle palazzine con i soldi versati dai soci (cinquantamila euro
l’uno) quelli della coop sono andati in banca per il mutuo, quello
che serviva per completare il lavoro. Dalla banca, la risposta:
niente mutuo perché il terreno non è il vostro.
Da lì si è
risaliti al pasticciaccio sulla titolarità del suolo.
Ora,
la vicenda ha assunto i contorni dell’emergenza: soldi spesi,
niente in mano, la coop è a rischio di andare sul lastrico, i soci
sono a rischio di avere buttato quattrini. Lo stesso vale per
l’impresa edile.
Il Comune ancora non prende provvedimenti per
correggere un errore che in fin dei conti è proprio originato dal
municipio. Ora quei cittadini sono stanchi e oggi protocollano una
comunicazione al sindaco e al maresciallo dei carabinieri: da
venerdì, presidio a oltranza.
Fino a quando non si risolve questa
storia(ccia) della proprietà dei suoli.
Fonte: www.noinotizie.it