Il
Gal "Luoghi del Mito" del presidente Paolo Nigro, partner
del progetto di Cooperazione Transnazionale Leadermed, ha scelto
Mottola, quale sito ideale per conoscere ed investigare i prodotti
della dieta mediterranea.
Per
l'avvio di tale progetto è stato fissato, per domenica 30 novembre
alle 9.00 presso la masseria Quisisana, sita in contrada Marinara, un
incontro, al quale sono stati invitati a partecipare amministratori
locali, partner del Gal ed operatori dello sviluppo locale.
I
lavori, che verranno condotti con gli strumenti della progettazione
partecipativa, hanno per obiettivo, innanzitutto, la condivisione del
progetto Leadermed, quindi, la scelta dei luoghi in cui sviluppare la
raccolta delle informazioni, l’individuazione dei prodotti tipici
su cui concentrare lo studio ed, inoltre, la selezione dei soggetti,
testimoni di storie e di contenuti, da includere nel processo di
conoscenza.
All'incontro,
per il comune di Mottola, interverrà l'assessore all'Ambiente avv.
Arcangelo Montanaro per il quale, l'aver scelto la sua città per
condurre uno studio sulle risorse locali da parte del Gal, è motivo
di grande soddisfazione per un'Amministrazione che con fatti concreti
sta operando sia in difesa dell'ambiente che per valorizzare il
territorio.
"Dietro
la cosiddetta dieta mediterranea - ha affermato - riconosciuta nel
2010 dall'Unesco quale patrimonio culturale immateriale dell'umanità,
c'è uno stile di vita che racchiude in sé aspetti culturali,
sociali, storici, gastronomici, alimentari, ambientali e
paesaggistici. Per questo, il progetto del Gal, per i fini di
conoscenza che si propone, è da condividere e sostenere in toto".
Entrando
nel dettaglio, attraverso il progetto Leadermed, si vuole giungere
alla identificazione e valorizzazione delle risorse (agricole e agro
alimentari, culturali, turistiche, naturalistiche, paesaggistiche)
delle culture locali e delle aree rurali, collegate alla dieta
mediterranea, al fine di accrescerne la comprensione, sia presso le
stesse comunità locali, sia presso i visitatori.
Si
punta, inoltre, a rafforzare il legame con il territorio di
appartenenza, anche, per contrastare lo spopolamento delle campagne
e, naturalmente, concorrere a migliorare le condizioni di vita di chi
abita e lavora nelle aree rurali.
"Il
cibo - ha proseguito Montanaro - racconta la storia di chi ne è
artefice. Per questo, lo studio sulla geografia dei prodotti che
fanno parte della dieta mediterranea, servirà a fare in modo che chi
consumerà un alimento della nostra terra, oltre a riconoscere il
luogo di provenienza, sentirà il calore del sole, la dolcezza
dell'aria, la lievità del vento, la voce delle persone, ossia le
qualità visibili e invisibili dei beni, intesi come territorio di
comunità”.
Il
censimento dei prodotti tipici terrà conto dei livelli della
piramide alimentare, dove alla base troviamo pane e pasta, seguita da
frutta e verdura, formaggi, carne ed infine i grassi e si svilupperà
attraverso le competenze, le narrazioni, le memorie, l’esperienze
delle comunità locali, con l'obiettivo di istituire, con tutti gli
operatori del territorio, un patto collaborativo di partecipazione
attiva per la costruzione, a più voci, del processo di conoscenza.
Addetto
Stampa
dott.
Cosimo Damiano TRAMONTE
Fonte: www.comune.mottola.ta.it