Taranto
– “Sulla questione legata alle frodi e alla contraffazione non va
abbassata la guardia perché i produttori agricoli e i consumatori
sono tra i più penalizzati. Per i produttori agricoli che lavorano
ogni giorno sull’eccellenza si tratta di un danno economico e di
immagine inaccettabile”.
È
questo il commento del presidente provinciale della Cia
Confederazione italiana Agricoltori di Taranto Francesco Passeri
all’indomani del sequestro del pane, focaccia e bruschette al
carbone vegetale.
L’operazione
condotta dalla Guardia Forestale del comando regionale di Bari ha
portato al sequestro in diverse province pugliesi di tali prodotti
che venivano reclamizzati esaltandone la digeribilità ma, al
contrario, procuravano disturbi gastrointestinali; in barba ai
divieti imposti dalla legislazione comunitaria e nazionale nel
processo di produzione di pane, focaccia e bruschette venivano
utilizzati additivi chimici non autorizzati dalla legge e, più
precisamente, il colorante E153 carbone vegetale.
“Ancora
una volta l’agroalimentare deve fare i conti con simili situazioni
– ha continuato Passeri – Il sequestro operato in tutta la Puglia
conferma come le nostre eccellenze, oltre a difendersi dalla
agropirateria e contraffazione sui mercati esteri, deve difendersi
anche da ciò che viene posto da certe aziende sul mercato nazionale.
In nome del profitto e del facile guadagno nessuno si fa scrupoli di
danneggiare la salute dei consumatori e l'immagine dei nostri
prodotti. Le nostre eccellenze agroalimentari fanno gola in molti
sensi”.
Occorre
dunque rafforzare la sicurezza alimentare attraverso la piena
tracciabilità dei prodotti e delle materie prime e, più in
generale, rafforzando la tutela del territorio e della sua identità.
Il rafforzamento della legalità è importante per salvaguardare il
mercato agroalimentare e la salute dei consumatori.
“Un
plauso, dunque, va alla Guardia Forestale del comando regionale della
Puglia per avere scoperto e sequestrato tali prodotti – ha concluso
il presidente provincia della Cia – La guardia, dunque, non va
abbassata perché occorre tutelare e garantire l'intera filiera, sia
a vantaggio dei consumatori che dei produttori.
La
Cia valuterà la possibilità di costituirsi parte civile in un
eventuale processo.
Fonte: CIA Taranto