MOTTOLA
- Non si è ancora spenta, a Mottola e provincia, la “fama” di
manzoniana memoria suscitata dall’evento cinquantenario della
“Rassegna internazionale di pittura”.
A futura memoria di un
fatto unico nella storia della cultura, dell’arte di terra jonica e
di tutta la regione, è arrivato un secondo annullo filatelico, che
bissa quello realizzato durante il corso della rassegna stessa: 24
dicembre 2015 – 5 gennaio 2016. La riproduzione cartografica
dell’annullo (a cura di Antonio Carriero e per le stampe di
Digipress e More), riporta sei fotogrammi significativi dell’evento
andato in pensione: la prima edizione (24 dicembre 1966 – 6 gennaio
1967), l’undicesima, la sedicesima, la ventitreesima, la trentesima
e l’ultima che ha consacrato la tappa incredibile del
cinquantenario.
Si
tratta delle sei riproduzioni delle copertine dei cataloghi che hanno
racchiuso foto, dati, fatti, commenti di tutte le manifestazioni. In
cinquant’anni vi sono stati dei cambiamenti (e non poteva essere
diversamente), dei miglioramenti, dei significativi passi avanti. Si
coglie nettamente la differenza tra la prima edizione, denominata
“Mostra nazionale di pittura” e l’ultima, diventata “Rassegna
internazionale di pittura – Artisti a confronto”.
Tutto
è cambiato, tutto è migliorato, tutto si è trasformato. Intatta ed
indelebile è rimasta, invece, l’immagine di Giovanni Rogante, il
padre e il “padrone” di questa longeva iniziativa. Immagine che
si staglia in primo piano ed in posizione centrale sulla copertina e,
quindi, sulla cartolina: è il catalogo della trentesima edizione.
D’altra parte l’annullo è dedicato proprio a lui, come si legge
nel retro della cartolina. Giovanni Rogante ha appeso le… mani al
chiodo! Quelle mani che per cinquant’anni - e sempre nei mesi tra
ottobre e dicembre - hanno lavorato senza stancarsi per dare alla
rassegna e a Mottola un nome. Ma Giovanni Rogante è andato
completamente in pensione? Si e no. Si, se consideriamo che ha
dichiarato pubblicamente che questa edizione era veramente l’ultima;
no, se si tiene presente che, ancora oggi, gli arrivano attestazioni
di affetto e spinte a non mollare. Ci sono stati anche alcuni sindaci
della provincia che lo hanno invitato a mettere su, nelle loro città,
una manifestazione d’arte e cultura come quella che ha dato lustro
a Mottola.
Rimarrà
sordo ai richiami di tali sirene?
Fonte:
www.tarantobuonasera.it