A
pochi giorni dall’elezione del nuovo Presidente del Consiglio
Comunale si è già consumata, in seno alla conferenza dei
capigruppo, una giornata da cancellare dalla memoria della politica
locale.
Considerato
l’attuale stato comatoso dell’ormai risicata maggioranza del
Sindaco Pinto, quest’ultimo, in vista del consiglio comunale già
convocato per il 30 maggio p.v., dove si discuterà tra l’altro
del Rendiconto di gestione 2105 e del Bilancio di previsione 2016, ha
tentato in tutti i modi, con “ridicole” e ”penose”
motivazioni, di far saltare detta seduta e convocare una nuova
assemblea per il 1 giugno 2016, cercando in tal modo di sfruttare
l’assenza prevista (tra l’altro giustificata) di qualche
consigliere.
In
questo modo il Sindaco, ritenendo evidentemente di non poter contare
su una maggioranza qualificata, ha pensato di garantirsi un numero
probabilmente sufficiente per portare a casa l’approvazione del
bilancio e continuare la sua corsa “insensata” sino all’anno
prossimo.
E’
stato un banale quanto maldestro tentativo di golpe teso ad evitare
l’applicazione delle norme di legge e regolamentari in materia di
convocazione del Consiglio Comunale. Infatti lo stesso Sindaco,
nonostante una convocazione ufficiale già notificata a tutto il
consiglio e soprattutto in barba alla nota ricevuta dall’ufficio
ragioneria che lo richiamava ad approvare i provvedimenti di
bilancio entro e non oltre il 31 maggio 2016 (così come la legge
prevede), ha tentato con la complicità di parte della sua
maggioranza, ma soprattutto del neo eletto Presidente del Consiglio,
di stravolgere le leggi ed i regolamenti pur di arrivare al suo
intento.
Qualche
settimana fa quando con i voti dell’opposizione è stato eletto il
nuovo Presidente del Consiglio, pensavamo che questo doveva essere
garante del regolare funzionamento della massima assise cittadina
quale figura super partes, mentre ci siamo resi conto che egli è
asservito ai capricci di un Sindaco ormai in preda a crisi
esistenziali. Infatti alla prima occasione in cui dove far valere non
i principi della minoranza, ma quelli posti a tutela dell’intero
consiglio, si è immediatamente schierato dalla parte del Sindaco e
del suo partito di appartenenza, calpestando principi rivenienti da
norme di legge inderogabili.
Il
tutto è stato confermato dalla nuova convocazione del Consiglio
Comunale prevista per il 31 maggio p.v. alle ore 8 di mattina, in
luogo di quella originaria fissata per il 30 sempre di maggio. Nostro
malgrado in questo momento e con il senno di poi, dobbiamo dare atto
all’ex Assessore Franco Gentile di avere ragione allorquando
affermava che la Presidenza del Consiglio data al Partito Democratico
(PD) non avrebbe dato garanzia e rispetto a tutto il consiglio
comunale, ma solo a parte di esso.
In
quell’occasione non abbiamo voluto votare un Presidente che noi
ritenevamo il frutto di un ricatto politico, a distanza di circa un
mese, possiamo invece affermare che alla prima occasione utile in neo
Presidente eletto anche con i nostri voti, ha dato un chiaro esempio
di parzialità e di non rispetto delle regole poste a tutela
dell’intero Consiglio Comunale.
Non
intendiamo impugnare la nuova convocazione del Consiglio Comunale,
frutto di paura e penoso tentativo di salvare un poltrona che
scricchiola da troppo tempo, ma vogliamo solo dire ai motulesi che
noi saremo lì a fare, come sempre, il nostro dovere di OPPOSIZIONE.
Raffaele Ciquera Consigliere Comunale Capogruppo