MASSAFRA (Ta). “Adottiamo via Lopizzo”: il progetto del Centro Diurno Diversabili “SS. Medici”, in cantiere dall’ottobre del 2015, da domenica mattina, è realtà.
I
suoi utenti, sotto la guida dell’esperto di ceramica Fabio Caputo,
hanno realizzato dei numeri civici, circa una quarantina, in argilla,
utilizzando la tecnica della decalcomania. Già nei giorni scorsi,
gli operai comunali avevano provveduto a sostituire i vecchi numeri
con i nuovi. Domenica mattina, la posa simbolica degli ultimi due
ovvero dei numeri 9 ed 1, per mano di due operai speciali: Francesco
ed Antonio, utenti del Centro, con tanto di casco e cazzuola alla
mano.
Ad
aprire la cerimonia, il sindaco Martino Tamburrano, al quale è stato
affidato il taglio del nastro, tenuto da Marianna e Gaia, le porta
bandiera del Centro. “In questi anni – ha detto – abbiamo
creato un humus ideale perché, in questa nostra comunità, si
sviluppasse una crescita sociale. Oggi, con orgoglio, non parliamo
più di integrazione, ma di una grande famiglia, che mette insieme
amministratori, utenti ed operatori del Centro Diurno, le famiglie,
la Società Cooperativa “La Vela”, che gestisce la struttura. Il
suo presidente Adriano Morales, infatti, – ha aggiunto Tamburrano –
non ne fa una questione di guadagno, ma di presenza e di vicinanza ai
nostri ragazzi”.
La
parola, poi, allo stesso Morales: “Questo progetto è testimonianza
viva dell’impegno profuso quotidianamente, dagli utenti del Centro.
Ciò che, oggi, andiamo ad inaugurare appartiene all’intera
comunità di Massafra, affinchè i posteri abbiano testimonianza del
loro essere socialmente attivi”.
Come
spiegato da Rosa Maggi, referente del Centro, si tratta di un
“progetto, che si può riassumere in tre parole: artigianato, dal
momento che i numeri civici sono stati realizzati tutti a mano;
cultura per la scelta della via, vecchia strada del paese medioevale,
che conduce al castello; integrazione, in quanto portato avanti dai
ragazzi diversabili”.
L’obiettivo
era quello di dare vita a via Lopizzo. Di qui, anche la realizzazione
di un cortometraggio, “A vicinanz”, sulla Massafra degli anni
‘50, sotto la regia di Gianbattista Recchia. E’ stato presentato,
sempre domenica mattina, nel Palazzo della Cultura, con l’auspicio
di Maria Rotolo, coordinatrice dei Centri Diurni di Massafra,
Mottola, Palagiano e Statte, che possa essere candidato a qualche
concorso nazionale, “dal momento che, ad esserne protagonisti sono
persone speciali, che ci rendono speciali”.
Infine,
gli interventi degli assessori Giuseppe Marraffa ed Antonio Cerbino,
a fare un excursus dell’impegno dell’Amministrazione Tamburrano
“al servizio del sociale e della cultura, ma non solo”. Presente
anche Pasquale Alagni, presidente dell’associazione “Soverato
2000”, molto vicina al Centro Diurno, che unisce nell’impegno, ma
anche in una sinergia di intenti, le famiglie dei diversabili.