GROTTAGLIE
(Ta). Anche sette utenti del Centro Diurno di Statte parteciperanno
all’iniziativa “Giochi senza barriere”, la maratona sportiva in
cui “tutti vincono, nessuno perde”, in programma domenica 25
settembre, presso il centro sportivo “Il Monticello” di
Grottaglie, in viale Padre Ignazio D’Amuri, 1. Start, ore 15.
L’iniziativa
è promossa dall’associazione “Sono e posso”, dal Movimento
Sportivo Popolare e dalla Polisportiva “S. Francesco De Geronimo”.
In campo, soprattutto diversabili, “a dimostrazione di come – è
il commento degli organizzatori – con forza di volontà e gioco di
squadra, ogni traguardo diventa raggiungibile, aldilà di ogni
impedimento fisico”.
Ne
sono convinti anche i diversabili del Centro Diurno di Statte,
Maurizio, Costantino, Baglivo, Giovanni, Giuseppe, Antonio e Carmine,
età compresa tra i 22 ed i 44 anni. Loro, complici il presidente
della cooperativa che gestisce la struttura, Adriano Morales e la
referente della stessa, Luana Pagliarulo, hanno subito deciso di
mettersi in gioco ad ogni costo, accettando l’invito arrivato dagli
amici di Grottaglie e fatto veicolare dal consigliere comunale
stattese Ivan Orlando.
Sport,
solidarietà, quindi, ma anche danza, musica, giochi e divertimento.
L’iniziativa vedrà anche la partecipazione del gruppo “Boys
Taranto Basket” di Palagiano, dell’A.S.D. “Lupiae Team Salento”
e dell’A.S.D. “Arcieri dello Jonico” di Crispiano.
In
serata, oltre ad uno spettacolo circense con il circo Laboratorio
Nomade, sarà ospite il maestro Vincenzo Deluci, classe 1974,
jazzista tetraplegico, che ha lotta per amore di “Titina”, la sua
tromba. Fondatore, quattro anni fa, con l’amico trombettista
Giuliano Di Cesare, dell’associazione di promozione sociale
“AccordiAbili”, è la testimonianza vivente di come con tenacia e
determinazione si possano abbattere tutte le barriere della vita.
Dopo
l’incidente stradale, che lo vide coinvolto nel 2004, i medici non
gli lasciarono molte speranze: sarebbe rimasto per sempre immobile a
letto e avrebbe utilizzato un respiratore artificiale. Oggi, Vincenzo
non solo a letto non rimane più di quattro ore al giorno, ma ha
anche ripreso a suonare grazie ad una tromba particolare, una slide
trumpet,
adattata
agli attuali movimenti del suo corpo, realizzata proprio dal suo
amico Giuliano. L’idea è diventata un progetto per musicisti
disabili.