Con una
nota di poche ore fa sui social, il Movimento politico “La Torre”
espone i motivi di questa decisione: « Abbiamo avuto l'ambizione,
in un momento di crisi della politica, di proporre un movimento
civico che desse impulso alla stagnante situazione locale e
promuovesse un sentimento identitario nella nostra cittadina.
Abbiamo scritto che in "una fase politica critica e una fase locale di declino palpabile, crediamo che serva un periodo di governo che prescinda dalle logiche di appartenenza, dalle logiche di affermazione della politica di questa o quella parte e che coinvolga larghi strati della popolazione, senza le quali le speranze di rinascita del nostro paese sono destinate a fallire."
Gli sforzi fatti non hanno prodotto gli effetti voluti.
La chiamata ad una rivolta civica per dare speranza alla nostra città, è stata compresa e apprezzata da molti cittadini, ma l'atavica ritrosia a partecipare ed aggregarsi, ha avuto la meglio sulle buone intenzioni. Non siamo riusciti ad aggregare movimenti civici che avessero uguali intendimenti e che fossero sufficienti a fare una proposta organica e di una qualche prospettiva per un concreto cambiamento dello status quo e, pertanto, riteniamo non esserci le condizioni politiche per la partecipazione de La Torre alla competizione elettorale.
Abbiamo dedicato del tempo alla ricerca di cause e di soluzioni possibili per la nostra amata cittadina e, per quello che può contare, le mettiamo a disposizione di tutti. Lasciamo che il fiume si incanali dove è stato scavato il solco.
Modugno
Lino, Notaristefano Pino, Vinci Maria, Morea Vincenzo, Caramia
Andrea, Montemurro Caterina, Scarano Giacomo, Greco Tommaso, Lenti
Francesco, Chiarelli Grazia, Laneve Domenico, Sasso Vito, Speranza
Rosa Vita, Tagliente Vito. »