Egr.
Sig.
Governatore
della Regione Puglia
dott.
MICHELE EMILIANO
c/o
Sua Segreteria Particolare
al
numero di fax 080.5406358
Egr.
Sig.
Direttore
Generale ASL Taranto
avv.
STEFANO ROSSI
al
numero di fax 099.7786831
Sull'ultimo piano di riordino ospedaliero.
Sulla
minacciata, ma sospesa, chiusura della Farmacia Ospedaliera di
Mottola.
Sul
probabile riordino della rete dei Punti di Primo Intervento / 118.
In
una nostra precedente nota rappresentavamo talune problematiche
inerenti l’attuale situazione sanitaria: una situazione che
(soprattutto nella Provincia di Taranto) soffre emergenze
logistico-strutturali nonché vistose carenze nella dotazione del
personale.
L’ultimo
Piano di Riordino, come licenziato dalla Giunta Regionale, non è in
grado di dare risposte adeguate a nessuno di questi problemi.
La
sola aspettativa della costruzione del “San Cataldo” (che vedrà
la luce - se la vedrà! - non prima di venti anni) non attutisce il
disagio patito dall’utenza della Sanità tarantina. Né le
soluzioni adottate per la “temporanea” surrogazione della nuova
struttura ospedaliera possono dirsi adeguate.
I
disagi ed i disservizi rimangono, così come rimane lo spreco
rappresentato dalla mancata utilizzazione di strutture già pronte,
rispondenti ai più moderni standards, già utilizzabili, costate
milioni e milioni di euro (!!!), come ad esempio la nuova struttura
ospedaliera di Mottola.
Il
disagio è generalizzato. È da sciocchi non ammetterlo!
Ecco
perché è necessario un utilizzo più sensato delle strutture già
esistenti. Per questi motivi reiteriamo l’invito a visitare la
nuova struttura ospedaliera di Mottola (anche perché, avendo letto
talune dichiarazioni a mezzo stampa, temiamo che coloro che sono
investiti di poteri decisionali, non abbiano alcuna contezza della
situazione!), onde poter verificare la sua immediata fruibilità ed
idoneità a essere asservita all'intero sistema sanitario Tarantino.
Molto
scalpore ha destato il modo in cui è stata affrontata la questione
della minacciata chiusura della Farmacia Ospedaliera di Mottola.
A
dire di alcuni funzionari della Asl Taranto, essa sarebbe inutile,
servendo un’utenza limitatissima. Niente di più falso! Niente di
più lontano dalla realtà!
Dispiace
che queste false informazioni siano pervenute proprio da chi è
deputato a prendere decisioni.
La
Farmacia Ospedaliera di Mottola, nonostante sia aperta per un numero
limitatissimo di ore alla settimana, riesce a servire decine e decine
di cittadini che soffrono di gravissime patologie. Essa è al
servizio dei pazienti oncologici che effettuano la chemioterapia a
domicilio, dei malati di SLA, dei soggetti affetti da sclerosi
multipla, fibrosi cistica, ed altre malattie rare, nonché dei
tracheotomizzati e dei colostomizzati.
Strumentali
sono le giustificazioni che alcuni vogliono accampare in ordine ai
“costi”: sia per quanto riguarda il personale, sia per quanto
riguarda la gestione, quali grandi costi aggiuntivi può comportare
un servizio che resta a disposizione della Comunità (non solo
mottolese) per poche ore alla settimana? Sotto l’aspetto della
gestione del personale, quali sono i costi aggiuntivi che comporta un
dipendente che viene allocato in altri servizi quando non è occupato
nella Farmacia?
È
mai possibile pensare di sacrificare il grande servizio reso solo per
i suoi “costi”? E ribadiamo la domanda: quali costi?
Come
già detto nella nostra precedente nota, riteniamo che dovere di chi
decide le cose in Sanità non debba essere soltanto quello di far
quadrare i conti, perché a stringere la cinghia siam bravi tutti!
Compito dei burocrati è quello di mantenere i livelli essenziali di
assistenza e di non gravare oltremodo sulle famiglie che già vivono
situazioni di difficoltà per i problemi di salute dei loro cari.
Dalla
lettura dei giornali di qualche giorno fa si è appreso che nei
prossimi mesi verrà rimesso in discussione il piano dell'emergenza e
che, verosimilmente, si riaprirà la discussione sulla
riorganizzazione della “Rete 118” e dei punti di primo
intervento.
Il
Punto di Primo Intervento presente nella nuova struttura di Mottola è
altamente operativo, funzionale e soprattutto strategico. Tra le
varie ragioni che suggeriscono il suo mantenimento v’è certamente
che esso serve a gestire le continue (gravi!) emergenze della Statale
100, che attraversa l’intero territorio mottolese.
Esso,
a partire dal 2015, è stato riconvertito da PPI Ospedaliero a PPI
Territoriale ed è dotato di Postazione 118 fissa medicalizzata.
Le
sue performace sono elevate ed importanti! Nei primi due mesi del
2017 sono stati superati i 1000 (mille!!!) interventi. Nel quasi 70%
dei casi si è trattato di interventi “filtro”, vale a dire che
si è curato il paziente, riportandolo poi a casa, e pertanto facendo
da filtro al Pronto Soccorso più vicino, con enormi benefici anche
economici per la ASL!!! Negli altri casi, i pazienti, dopo essere
stati stabilizzati, sono stati trasportati nelle strutture
ospedaliere più idonee al caso da curare.
La
chiusura dei PPIT non farà altro che oberare e intasare i Pronto
Soccorso delle strutture ospedaliere tarantine, che già non godono
di ottima salute!
Un
servizio che funziona, che evita costi ulteriori per le
Amministrazioni e problemi per gli utenti (perché si parla di salute
umana!) deve essere valorizzato, non razionalizzato!!!
Vi
affidiamo queste nostre riflessioni ed istanze, nella speranza che
trovino risposta nei fatti e nei provvedimenti futuri. Ove ciò non
dovesse essere, non ci esonereremo dal difendere gli interessi della
Collettività.
Cordiali
saluti.
Mottola,
20 marzo 2017
I
Consiglieri Comunali di Mottola Futura
Palmo
Matarrese
Carmine
D’Auria