PALAGIANELLO.
Continua a “seminare” il progetto realizzato dall’associazione
“Bocche del vento”, sostenuto da Fondazione con il Sud e
patrocinato dal Comune di Palagianello. “Semi di speranza”,
gettati idealmente per ridare vitalità ad una gravina andata in fumo
la scorsa estate.
Nell’ambito
del progetto, non a caso denominato “Semina”, si inserisce, sotto
la regia dell’attrice Erika Grillo, l’iniziativa “Semina
Parole”, un laboratorio di teatro partecipato e aperto alla
cittadinanza, uno spazio di sperimentazione, di conoscenza e ricerca.
“Un appuntamento – spiega la direttrice artistica dell’intero
progetto Lilia Carucci - che, di settimana in settimana, rinnova nei
partecipanti la curiosità e la ricerca attorno al tema della
riconquista della parola”.
“Una
parola nata all’interno della relazione, non violenta, non ostile,
non giudicante, intesa come scrittura della relazione di cui si sente
la mancanza", afferma Erika Grillo. La sua è una scommessa sul
“linguaggio della relazione che, forse, può essere una risposta a
un silenzio sociale assordante, alla scomparsa della parola, alla
negazione profonda del ruolo della cultura”.
Tra
i vari amici artisti, poeti, registi, “tessitori di senso”,
pronti a sperimentare questa pratica nuova fatta di parole da
inventare, Erika Grillo, qualche giorno fa, è riuscita a portare
nella sede di “Bocche del Vento”, nel Castello di Palagianello,
anche Gianluigi Gherzi e Giuseppe Semeraro. Il primo, scrittore,
attore e regista teatrale, vincitore dei premi teatrali “Scenario”
e “ETI Stregagatto”. Ha più volte portato l’esperienza del
teatro e della scrittura all’interno di carceri, centri sociali
autogestiti, scuole e comunità. Attore, poeta e regista, il secondo.
Semeraro ha cominciato la sua formazione attoriale nel 1993 presso il
Centro teatrale Astragali. Dal 2000 ha avviato la sua collaborazione
con Danio Manfredini con il quale lavora tutt’ora come attore. In
questi anni ha collaborato con Pippo Del Bono per delle sostituzioni
negli spettacoli “Questo Buio Feroce” e “La menzogna” e
diretto la regia di due produzioni di Principio Attivo Teatro “Storia
di un uomo e della sua ombra” e “La Bicicletta Rossa”.
“Il
loro coinvolgimento nel nostro progetto - spiega la direttrice
organizzativa Valentina Maggi – risponde al nostro bisogno di
scuotere, attraverso l’esperienza dell’arte, le coscienze in un
territorio ferito nella sua identità da quell’incendio dello
scorso agosto”.