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sabato 30 giugno 2018

COMUNICATO STAMPA 'UNITI PER MOTTOLA': 365 AMMINISTRAZIONE BARULLI.



Un anno fa si sono tenute in due turni le elezioni comunali, che ha portato il M5S alla guida della città.
Un anno dopo, il Sindaco Barulli, presenta il resoconto del primo anno di mandato, annunciando un'iniziativa pubblica aperta a tutta la cittadinanza e nel frattempo attraverso un comunicato diffuso sui social, con il solito piglio di purezza ideale, traccia un primo bilancio del suo governo, ove ancora una volta, si cerca, di mascherare l’immobilismo scegliendo il solito spot auto celebrativo adoperando dei sostantivi energici quali "Coraggio, Orgoglio, Libertà”.
  1. Coraggio per misurarsi ogni giorno con una moltitudine di problemi non avendo a volte gli strumenti normativi e le possibilità economiche per affrontarli………”
Vale la pena ricordare al sindaco Barulli che in un passato recente, il Movimento che oggi con tanto orgoglio rappresenta, non la pensava proprio allo stesso modo. Infatti sono stati sempre in prima linea ad elargire aspre critiche alle amministrazione che li hanno preceduti secondo la logica del “tutto e subito”, ignorando all’epoca dei fatti che “…..la gestione della cosa pubblica segue tempi differenti rispetto alle esigenze e alle risposte che una comunità attende”. Non ci si può nascondere dietro al fatto che mancano le risorse. Forse c’è mancanza di idee, più che di risorse.
  1. Orgoglioso della squadra che ogni giorno condivide un lavoro immane e che impara dagli errori …….“
Non si mette in dubbio l’impegno profuso, ma evidentemente tutto questo non basta. Indubbiamente non credo sia sufficiente frequentare quotidianamente ed assiduamente le sale del palazzo, c’è bisogno di capacità amministrativa, di competenza, di esperienza, di intraprendenza, di responsabilità. Da parte di questa amministrazione vedo tanta demagogia e poco coraggio.
  1. Liberi perché siamo liberi di poter scegliere ciò che crediamo sia più giusto, liberi anche di sbagliare, perché non abbiamo padroni, sponsor, interessi…….”
A tal proposito il Sindaco non rinuncia al suo sport preferito, quello di denigrare gli ex amministratori, salvo poi ritenersi, con uno slancio di modestia, “….liberi di sbagliare”. Già, come se le scelte politiche che riguardano il futuro sviluppo del paese e della comunità riguardassero solo un personale modo di pensare, una leggerezza, senza alcuna attenta valutazione e/o responsabilità alcuna sui “treni persi”. Nessuna amministrazione può permettersi il lusso di ritenere un successo il fatto di aver sbagliato pur avendo fatto quanto riteneva giusto; delle scelte operate e degli errori deve renderne conto ai cittadini.
La sensazione è che il primo anno dell’amministrazione Barulli sia trascorsa in funzione delle continue iniziative di propaganda, infatti a parte noiosissimi slogan, di nuovo, non si è vista nessuna azione concreta. Tutto sembra bloccato, dagli interventi sulla viabilità al commercio, dai Lavori Pubblici all’Urbanistica. Gli elettori hanno ascoltato promesse roboanti, si è parlato di cambio di passo e di rinnovamento con energie giovani per poi ritrovarci con una città ferma al palo. Superato il momento iniziale di novità, oggi i cittadini chiedono delle risposte, alcuni rispolverano il programma elettorale e chiedono quale risposta sia stata data.
Un immobilismo che si interpreta anche come conseguenza probabile della “guerra civile” interna alla maggioranza, date le recenti fibrillazioni per l’avvicendarsi di poltrone in Giunta, questione sulla quale il capo dell’amministrazione, interrogato più volte si è limitato a fornire una spiegazione lapidaria.
Il comunicato parla di orgoglio “….di una squadra sempre disposta ad ascoltare, le esigenze di tutti con garbo ed educazione”. Quello che traspare in Consiglio comunale dimostra il contrario, la maggioranza si mostra sorda ai rilievi, alle critiche e alle proposte dell’opposizione che viene perfino accusata di non essere collaborativa. Un Consiglio dove non c’è confronto né dialogo, dove l’accesso agli atti è complicato perfino per i Consiglieri comunali.
Riguardo poi i continui paragoni e le accuse a tinte fosche sul passato mosse nel corso di questo primo anno dal M5S alle passate amministrazioni, ebbene ogni tanto un buon bagno di umiltà sarebbe utile, ma soprattutto rigenerante; occorrerebbe avere l’intelligenza politica di confrontarsi onestamente con quanto realizzato nel medesimo periodo, inoltre, dalle “novità” che affermano di aver introdotto, ho come l’impressione che il Sindaco non conosceva prima la città che sta amministrando e forse non la conosce ancora ora. Un Sindaco deve essere una presenza costante sul territorio, presenziare alle manifestazioni, rappresentare il paese ai tavoli istituzionali, incidere sulle decisioni che riguardano la comunità, non si tratta di “…..amare o meno le passerelle, le fasce e i sermoni”. Non cadiamo nel facile populismo, non si tratta di essere "discreti" ma "rispettosi" del ruolo conferito dai cittadini.
Il comunicato diramato, dice cose reali e risapute, ma il tono è ancora quello della campagna elettorale. La realtà è che il capo dell’amministrazione e la sua Giunta hanno rinvenuto numerosi progetti già avviati dalla passata amministrazione e in quest’ultimo anno sono vissuti di questo, senza offrire nulla di nuovo. L’attuale maggioranza ha promesso in campagna elettorale, “…da subito”, attenzione ai problemi quotidiani  della città e di attivarsi per la realizzazione dei grandi progetti in grado di dare slancio al suo rilancio. Dopo un anno è evidente che tale attenzione è evidentemente mancata.
La mia è una modesta riflessione critica ma costruttiva, che invita a cambiare rotta per i prossimi anni, iniziando “da subito”, un invito ad essere umili ed esserlo in maniera ideologica. Come cittadino mi aspetto iniziative importanti, scelte coraggiose sui problemi aperti e su quelli che sono
stati i cavalli di battaglia durante la campagna elettorale, senza tralasciare questioni sociali importanti sul welfare e sulla sanità, quali il futuro dell’ospedale Umberto I.
Insomma, volati via i coriandoli della campagna elettorale, finiti i comizietti autoreferenziali, il primo cittadino ora percepisce che è complesso governare, che costruire è più difficile che demolire, che si sente esposto al “pubblico ludibrio”. Il cambiamento fa parte della vita, i mottolesi lo hanno chiesto alle elezioni, ora tocca amministrare.
Di visione ce ne è poca, Per adesso l’impressione è che si navighi a vista…..!

UNITI PER MOTTOLA”

arch. Cosimo DE PACE