Il
23 aprile scorso, il Meetup 5 Stelle di Mottola lanciava proclami,
pubblicando un articolo il cui titolo a caratteri cubitali recitava:
“ZONE ECONOMICHE SPECIALI: MOTTOLA C’E’!”, aggiungendo che
l’amministrazione comunale nei mesi precedenti “si è fatta
trovare pronta e, grazie al supporto dell’ufficio tecnico, ha
opportunamente individuato e delimitato come area da candidare al
regime della ZES tarantina la zona industriale di Mottola”.
Ebbene,
oggi terminata la fase di istruttoria in Regione, le ZES vengono
istituite ufficialmente tramite decreto e si scopre che MOTTOLA NON
C’E’!
Le
ZES, lo voglio ricordare, previste dal D.L. 91/2017, sono aree
geografiche circoscritte, luoghi dove le imprese possono investire
con condizioni fiscali vantaggiose, ed è uno strumento in grado di
rappresentare un acceleratore per lo sviluppo della nostra città. Un
quadro normativo avente lo scopo di rilanciare il ruolo delle aree
interconnesse con i porti in un piano di logistica integrata e in
collegamento con le principali reti europee dei trasporti, ma
soprattutto in grado di favorire la creazione di condizioni
favorevoli in termini economici, finanziari ed amministrativi e
quindi occupazionali.
Mi
chiedo perché realtà come Mottola che logisticamente presenta uno
snodo cruciale antistante l’imbocco autostradale della A14 e a
pochi passi dalla SS 100 ma soprattutto rientrava a pieno titolo
nella classificazione delle aree candidabili come “zona A1”
cioè immediatamente utilizzabile poichè già dotata di viabilità,
infrastrutture e servizi, non sia rientrata e soprattutto, quali
contromisure ha preso l’amministrazione che in classico stile M5S,
utilizza i soliti sistemi di “distrazione di massa” propinando
continui comunicati attraverso i social sulla manutenzione
dell’arredo urbano, peraltro merito delle associazioni di
volontariato, guardandosene bene dall’informare invece i cittadini
sull’ennesimo fallimento dell’amministrazione. Non si capisce
perché siano stati inseriti nella lista Comuni come dell’entroterra
barese Altamura (BA). Non è una battaglia di campanile, vorremmo
affrontare la vicenda secondo parametri oggettivi. A Mottola abbiamo
aziende che realizzano importanti volumi di export nel settore del
tessile, del legno-arredo e della meccanica.
L'estromissione
di Mottola dalla ZES si configurerebbe come scelta illogica e
incomprensibile, che non potrebbe non incontrare la netta e ferma
contrarietà dell'amministrazione comunale e del mondo
imprenditoriale locale.
Il
Comune di Mottola è da tempo sede di una Zona Industriale che, tra
l'altro, a differenza di altre, rappresenta un unico nucleo ben
compatto, dotato di tutte le urbanizzazioni primarie e quindi in
condizioni logistiche favorevoli per nuovi e diversificati
insediamenti produttivi.
La
richiesta è quella di poter ricevere dal primo cittadino,
chiarimenti in ordine alla mancata approvazione della candidatura e,
in particolare, se da buon padre di famiglia si sia attivato per le
controdeduzioni del caso.
Ma
le recriminazioni servono a poco. Le parole di rassegnazione le
abbiamo sentite dal sindaco lo scorso mese, quando attraverso il
comunicato del primo anno di mandato si è reso conto della
discrepanza tra il fantastico mondo dell’antipolitica e i problemi
pratici, reali, concreti di una comunità. Ora ci auguriamo che la
sollecitazione del sindaco della meritocrazia e della trasparenza,
porti ad una immediata azione nei confronti degli organi deputati.
Il
gruppo “UNITI PER MOTTOLA” ritiene che una delle attività
principali che qualifica l’azione di governo di un’amministrazione
è la capacità di acquisizione di finanziamenti finalizzati alla
realizzazione di opere pubbliche e la conseguente capacità di
corretto e tempestivo utilizzo. Il caso in questione rappresenta
l’ennesimo fallimento politico di una idea di pianificazione e
sviluppo territoriale ed economico di lunga veduta, considerato
che al momento l’impressione è che risultano fissati come temi
principali solo obiettivi legati alla quotidianità.
Per
il resto, considerato il continuo confronto con gli amministratori
precedenti e che l’azione amministrativa si regge ancora oggi
grazie ai progetti avviati dalla amministrazione PINTO, mi viene in
mente una celebra frase di Bernardo di Chartres: “siete come nani
sulle spalle di giganti”, non perché potete vedere più cose di
loro e più lontane, ma perchè siete sollevati e portati in alto
dalla loro statura.
“UNITI
PER MOTTOLA”
arch.
Cosimo DE PACE