QUELLI DEI MERITI ALTRUI
Non c’è pace per il Comune di Mottola,
all’indomani dell’ultimo Consiglio Comunale, la politica mottolese è in
fermento. Dopo due crisi che hanno provocato altrettanti rimpasti, sul tavolo
del sindaco Barulli sono arrivate le dimissioni dell’assessore alla Cultura,
Turismo e Pubblica Istruzione, non senza strascichi polemici, per le poco
convincenti motivazioni personali, e non politiche, addotte dall’interessato a
giustificazione della decisione; è il terzo assessore che in 17 mesi abbandona
la nave. Una situazione assolutamente avvilente. E’ evidente che quanto
sbandierato in campagna elettorale era solo una soluzione per arrivare alle
tanto desiderate poltrone. Del resto lo avevano detto “Nessuna unità politica. Nessuna condivisione di percorsi”.Acque
agitate nell’ultimo Consiglio Comunale, dove ancora una volta, durante l’ultimo
Consiglio Comunale si è scelto di mortificare le forze politiche di minoranza
che lo compongono, si continua a perseguire una logica che sopprime quel pò di
voglia di partecipazione alla vita pubblica ancora presente. Se - come ha avuto modo di affermare il
capogruppo in consiglio comunale sui social - questo è un comportamento democratico allora
vanno rivisti i concetti stessi di democrazia, partecipazione e forse anche di
cortesia istituzionale, rammentando che la democrazia è un valore e non un
numero. E mentre l’amministrazione vive l’ennesimo momento di crisi, continuano
le esternazioni logorroiche del primo cittadino per attribuirsi meriti non
suoi. Infatti il sindaco più “social” della storia del comune di Mottola
continua ad autocelebrarsi attraverso comunicati, conferendosi la paternità ed
i meriti riguardo la realizzazione del progetto di raccolta differenziata. Dispiace
constatare come il Sindaco Barulli e la sua silente maggioranza abbiano deciso
di continuare la campagna elettorale piuttosto che operare concretamente per la
risoluzione delle problematiche del paese. In uno dei recenti comunicati,
uscito sul suo organo di comunicazione privilegiato, si fregia dei risultati - a suo dire –
raggiunti in merito alla raccolta
differenziata: “……..Ricordo più di un
anno fa quando è partita la nostra sfida: introdurre anche a Mottola il sistema
di raccolta porta a porta per diventare un paese ancora più civile,
all’avanguardia e rispettoso dell’ambiente….”. Val bene la pena riportare
alla memoria del Sindaco Barulli che il progetto di adesione all’ARO e
partecipazione al bando è stato intrapreso nel 2013 dall’amministrazione Pinto
e, grazie al lavoro svolto nel corso
degli anni il progetto è diventato realtà nel 2017, con grande impegno in seno all’ARO del Sindaco e degli assessori
all’ambiente che si sono succeduti (A. Montanaro e P. Notaristefano). Un
laborioso percorso in cui si è stabilito un nuovo capitolato (attraverso la
collaborazione di CONAI), quindi una gara d’appalto (sofferta per gli
innumerevoli ricorsi), l’individuazione della ditta appaltatrice, la firma di contratto
ed, infine, la consegna ai cittadini dei
manufatti necessari alla raccolta differenziata. Così, l’amministrazione Pinto ha avuto il
merito di consegnare nelle mani del Sindaco Barulli una macchina perfettamente
in ordine e funzionante con le chiavi inserite sul cruscotto, pronta a partire che aveva bisogno solo di un
buon conducente al volante. Quando il sistema di raccolta differenziata è
partito con tutte le difficoltà del caso, il Sindaco Barulli non ha perso
occasione per addossare le responsabilità alla passata amministrazione, alle
norme ingessate della burocrazia e alle clausole vessatorie previste dai
contratti precedentemente sottoscritti. Oggi, stranamente, grazie al risultato
raggiunto si pavoneggia sui social postando in giro comunicati chiaramente
difformi dalla realtà, si prende meriti non propri per cercare di non far percepire quello che ormai è l’evidente stato
di difficoltà in cui versa ed il suo totale isolamento, fuori dalle logiche della
comunità. Vale ancora la pena ricordare, in tema ambientale, (prima che il
sindaco Barulli perpeuti in vezzo
di evocarlo a se) che l’amministrazione
Pinto, attraverso l’efficace lavoro dell’assessore G. Bello, è stata anche artefice di un’altra importante
opera: il rifacimento del depuratore comunale (che i pentastellati avevano
inserito nel loro programma elettorale senza rendersi minimamente conto che
l’opera era già in itinere) secondo criteri e norme vigenti, grazie ad un finanziamento di 2,5 milioni di
Euro.È evidente che lo stile qualifica
l'amministratore, ma ormai lo stile lo conosciamo: prendersi meriti per cose
fatte da altri; far passare come cose
fondamentali atti di ordinaria amministrazione è lo stile pentastellato. E’ da
un anno e mezzo che sentiamo parlare di metodo rivoluzionario, di
discontinuità rispetto al passato, di
trasparenza, di onestà ma l'amara e inconfutabile verità, nonostante quello che
vuol far credere Barulli, è che siamo alla paralisi.Assistiamo ancora una volta alla
spettacolarizzazione di un’azione amministrativa che denota una disarmante
miopia a fronte di una pochezza di strategia politica che colleziona riconoscimenti
non del tutto meritati.
Un ringraziamento credo invece sia doveroso a tutti
i cittadini, che si “sono premiati” con il risultato significativo, ancora
migliorabile della raccolta differenziata, mostrando impegno e bene per la
propria città.
UNITI PER MOTTOLA
arch. Cosimo DE PACE