Dalle
difficoltà degli inizi ai miglioramenti più recenti nella struttura nata dodici
anni fa
Fu
aperto circa dodici anni fa e, con una raccolta fondi dell’associazione “Elia
nel cuore”, è stato rimesso a nuovo nel2009.
Il
Centro Diurno Diversabili di Mottola, nel tempo, ha subìto diversi cambiamenti,
fortunatamente in meglio e ciò lascia, evidentemente, intendere che, in questi
anni, un certo impegno c’è stato, da parte delle tre amministrazioni, che si
sono succedute : quella di Ludovico fino al 2002, di Quero fino al 2012 e di
Pinto, quella in carica.
Ma,
a rendere il Centro vitale e funzionale, sono soprattutto le persone che,
quotidianamente, con il cuore e non solo con la mente, operano all’interno
della struttura.
Il
team è formato dalla coordinatrice Maria Rotolo, da un’educatrice professionale
Donatella Silvestri, da un’esperta in musica Doriana Corfiati, da un’esperta in
ceramica Valentina Sozzi e da tre operatori socio – sanitari, Lorenza D’Elia,
Mimmo Colucci e Francesca Quero.
Sono
coloro che, con caparbietà e costanza, si impegnano, affinché, gli ospiti della
struttura, di età compresa tra i 18 ed i 65 anni,potenzino le loro capacità
individuali, l’autonomia e l’autostima.
Nel
Centro Diurno, si scherza, si parla, alle volte ci si arrabbia; ma,
soprattutto, si vive la vita di ogni giorno, aprendosi anche all’esterno con
spettacoli vari, mostre mercato, collaborazioni e gemellaggi con scuole ed
associazioni.
Del
resto, non è stata casuale la scelta del titolo, dato all’ultima iniziativa,in
ordine di tempo, che ha visto proprio protagonisti gli ospiti del Centro Diurno
: “Non siamo un mondo a parte, ma una parte del mondo”.
Con
la partecipazione degli alunni della classe 3^H della scuola media “Manzoni”, i
diversamente abili del Centro hanno manifestato la loro simpatia e,
soprattutto, la loro tenacia, nell’affermare il diritto alla vita, all’amore e
alla dignità.
In
quell’occasione, spontaneo è stato l’apprezzamento del vescovo S.E. Mons.
Pietro Fragnelli, del sindaco Luigi Pinto, dell’assessore ai Servizi Sociali
Andrea Fasanelli e di Don Graziano Marangi. “Il Centro Diurno – ha evidenziato
S.E. Fragnelli – è un luogo di crescita e di apertura.
Se
da un lato, favorisce l’integrazione sociale ed umana di chi lo frequenta,
dall’altro orienta la società ad apprendere con umiltà proprio da quelle
persone, così semplici e, allo stesso tempo, così ricche di valori”.
“Dai
diversamente abili, che, ogni giorno, vivono la loro vita con incondizionato
accanimento – ha aggiunto la coordinatrice Maria Rotolo – abbiamo tutti da
imparare”.
L’assessore
Fasanelli si è già adoperato perché il Centro fosse dotato di un bagno a misura
dei suoi ospiti, di cui era privo.
Ma,
l’auspicio è che da marzo la struttura, assieme a quella di Massafra, Palagiano
e Statte, possa essere gestita da una Cooperativa d’Ambito, con un tempo pieno,
che preveda anche il servizio mensa.
Maria Florenzio
Fonte:
Il Nuovo Quotidiano di Puglia