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martedì 19 marzo 2013

MOTTOLA: L'EX OSPEDALE DIVENTERA' UN MANICOMIO GIUDIZIARIO.














LA SCELTA DELLA REGIONE. IL SINDACO: “NON INCOMPATIBILE CON L'IDEA DEL CENTRO DI RIABILITAZIONE”

VENTI I POSTI AUTORIZZATI PER IL RECUPERO DI DETENUTI AMMALATI.



L'assessorato regionale alla sanità ha individuato la struttura dell'ex ospedale di Mottola per realizzare una “Casa di Cura e Custodia”. Saranno 20 i posti autorizzati al recupero di quei soggetti per i quali il regime carcerario è di ostacolo e di impedimento alla loro guarigione. Queste strutture prima si chiamavano Opg (Ospedali psichiatrci giudiziari). Poi, il Ministero della Sanità e di Giustizia,per adempiere agli obblighi derivanti dall'emanazione della legge 9 del 2012, ha deciso di attivare le strutture alternative con il nome “Case di Cura e Custodia”.


La scelta da parte della Regione Puglia è caduta sulla struttura dell'ex ospedale di Mottola. L'Asl di Taranto sta già predisponendo la progettazione con la sistemazione degli alloggi all'ultimo piano del plesso per evitare qualunque contatto con l'ambiente esterno. Il sindaco di Mottola, Luigi Pinto, ha condiviso questa scelta e spiega alla “Gazzetta”: “Ritengo che tale intervento non sia incompatibile con la prospettiva di destinare la struttura mottolese come centro di riabilitazione, anche se a tutt'oggi nessuna proposta concreta è stata presentata all'attuale amministrazione comunale se non ipotesi alternative di privatizzazione al ribasso rispetto al progetto “Fenice”, le cui ceneri non hanno ancora fatto rinascere la speranza di un centro di riabilitazione di eccellenza, com'era nelle nostre originarie aspettative”. E sull'ipotesi che la destra mottolese potesse “scatenare l'inferno” dopo questa decisione, il primo cittadino risponde: “So benissimo che la guerra più difficile è quella contro i pregiudizi e le battaglie, anche quelle di civiltà e di progresso, ma non sostenerle,per opportunismo, sarebbe un atto di viltà e di codardia ed innanzitutto io, come medico, non potrei tollerare il rimorso di non aver fatto tutto quanto in mio possesso per aiutare chi ha bisogno”. Il sindaco Pinto, sulla questione delle risorse e sugli organici ritiene che sia giusto evidenziare come “le risorse ci sono ed anche tante. La Regione Puglia riceverà ben 11milioni di euro, tutti rigorosamente destinati alla ristrutturazione ed adeguamento degli attuali plessi. Per gli organici questi sono la vera novità,non saranno presi da mobilità di strutture mediche già esistenti, ma assunte ex novo. Parliamo innanzitutto di figure professionali come medici psichiatrici, psicologi, infermieri, operatori sanitari, amministrativi e strutture di servizio come la mensa, la lavanderia,ecc”. E sui timori che con questo intervento vengano seppellite le possibilità di un allargamento degli spazi di questa struttura, il sindaco dichiara: “Con sincerità devo dire che pur di evitare il declino e l'oblio della struttura ogni dirigente politico aveva il dovere di perseguire ogni strada possibile per impedirlo. Per parte mia,ogni volta che incontravo i dirigenti politici provinciali e regionali della sanità inviavo messaggi di disponibilità a valutare qualunque soluzione, anche alternativa. In questi contesti, avevo rilanciato sulla possibilità di utilizzare al meglio la struttura ex ospedaliera,attraverso l'inserimento di un “centro risveglio”,neanche un “Hospice”. Questa dovrebbe essere una vera battaglia da effettuare con l'Asl. Ma, ad onor del vero sia l'assessore regionale uscente Attolini sia il direttore generale dell'Asl, Scattaglia, avevano già dato segnali di disponibilità sull'argomento”.


Francesco Francavilla