LA
SCELTA DELLA REGIONE. IL SINDACO: “NON INCOMPATIBILE CON L'IDEA DEL
CENTRO DI RIABILITAZIONE”
VENTI
I POSTI AUTORIZZATI PER IL RECUPERO DI DETENUTI AMMALATI.
L'assessorato
regionale alla sanità ha individuato la struttura dell'ex ospedale
di Mottola per realizzare una “Casa di Cura e Custodia”. Saranno
20 i posti autorizzati al recupero di quei soggetti per i quali il
regime carcerario è di ostacolo e di impedimento alla loro
guarigione. Queste strutture prima si chiamavano Opg (Ospedali
psichiatrci giudiziari). Poi, il Ministero della Sanità e di
Giustizia,per adempiere agli obblighi derivanti dall'emanazione della
legge 9 del 2012, ha deciso di attivare le strutture alternative con
il nome “Case di Cura e Custodia”.
La scelta da
parte della Regione Puglia è caduta sulla struttura dell'ex ospedale
di Mottola. L'Asl di Taranto sta già predisponendo la progettazione
con la sistemazione degli alloggi all'ultimo piano del plesso per
evitare qualunque contatto con l'ambiente esterno. Il sindaco di
Mottola, Luigi Pinto, ha condiviso questa scelta e spiega alla
“Gazzetta”: “Ritengo che tale intervento non sia incompatibile
con la prospettiva di destinare la struttura mottolese come centro di
riabilitazione, anche se a tutt'oggi nessuna proposta concreta è
stata presentata all'attuale amministrazione comunale se non ipotesi
alternative di privatizzazione al ribasso rispetto al progetto
“Fenice”, le cui ceneri non hanno ancora fatto rinascere la
speranza di un centro di riabilitazione di eccellenza, com'era nelle
nostre originarie aspettative”. E sull'ipotesi che la destra
mottolese potesse “scatenare l'inferno” dopo questa decisione, il
primo cittadino risponde: “So benissimo che la guerra più
difficile è quella contro i pregiudizi e le battaglie, anche quelle
di civiltà e di progresso, ma non sostenerle,per opportunismo,
sarebbe un atto di viltà e di codardia ed innanzitutto io, come
medico, non potrei tollerare il rimorso di non aver fatto tutto
quanto in mio possesso per aiutare chi ha bisogno”. Il sindaco
Pinto, sulla questione delle risorse e sugli organici ritiene che sia
giusto evidenziare come “le risorse ci sono ed anche tante. La
Regione Puglia riceverà ben 11milioni di euro, tutti rigorosamente
destinati alla ristrutturazione ed adeguamento degli attuali plessi.
Per gli organici questi sono la vera novità,non saranno presi da
mobilità di strutture mediche già esistenti, ma assunte ex novo.
Parliamo innanzitutto di figure professionali come medici
psichiatrici, psicologi, infermieri, operatori sanitari,
amministrativi e strutture di servizio come la mensa, la
lavanderia,ecc”. E sui timori che con questo intervento vengano
seppellite le possibilità di un allargamento degli spazi di questa
struttura, il sindaco dichiara: “Con sincerità devo dire che pur
di evitare il declino e l'oblio della struttura ogni dirigente
politico aveva il dovere di perseguire ogni strada possibile per
impedirlo. Per parte mia,ogni volta che incontravo i dirigenti
politici provinciali e regionali della sanità inviavo messaggi di
disponibilità a valutare qualunque soluzione, anche alternativa. In
questi contesti, avevo rilanciato sulla possibilità di utilizzare al
meglio la struttura ex ospedaliera,attraverso l'inserimento di un
“centro risveglio”,neanche un “Hospice”. Questa dovrebbe
essere una vera battaglia da effettuare con l'Asl. Ma, ad onor del
vero sia l'assessore regionale uscente Attolini sia il direttore
generale dell'Asl, Scattaglia, avevano già dato segnali di
disponibilità sull'argomento”.
Francesco Francavilla