BARI
- C’è un’atletica made in Puglia che si allena, suda, soffre,
marcia, corre e vince. In maniera pulita, genuina. Senza “aiutini”.
Ed è la classica buona notizia che non fa notizia. Purtroppo,
aggiungiamo noi.
Perché i risultati dei campionati Europei under
23 e i campionati Mondiali under 18 difficilmente finiscono sulle
pagine dei giornali e sulle televisioni. Nonostante a gareggiare sia
“la meglio gioventù”, quella fatta di talenti che garantiranno
il ricambio generazionale alla Nazionale.
Da
Tampere, in Finlandia, la Puglia che si colora d’azzurro torna con
due medaglie ed un quarto posto dal sapore della beffa. Bronzo per
Antonella Palmisano (nata e cresciuta nella Don Milani Mottola prima
di approdare alle Fiamme Gialle) nei 20 km di marcia in 1h30’59”
(primato personale).
Sulla
stessa distanza, ma in chiave maschile, quarto posto per Massimo
Stano in 1h25’25”. Solo 21” secondi hanno diviso dal podio
l’atleta di Palo del Colle, cresciuto nella Fiamma Olimpia,
transitato per l’Exprivia Molfetta prima di entrare nelle Fiamme
Oro.
La
seconda medaglia, sempre di bronzo, è di Vito Incantalupo, primo
frazionista nella staffetta 4x400. Il velocista barlettano dal
«pizzetto» intrigante ha iniziato a fare atletica grazie alla
scuola. Prima le campestri, poi la passione (e i risultati) per la
velocità. Inevitabile l’accostamento a Pietro Mennea, la «Freccia
del Sud», non foss’altro che per una questione geografica.
E
di bronzo è anche il riconoscimento ai Mondiali under 18 di Donetsk,
in Ucraina, per Noemi Stella, di Grottaglie (Don Milani Mottola),
reginetta nei 5 km di marcia, con l’ottimo tempo di 22’48”95.
pugliese.
Da segnalare anche i debutti iridati di Gregorio Angelini (Locorotondo) settimo con 45’26”66, mentre Giuseppe Inglese, lucano in forza all’Amatori Acquaviva, ha tagliato il traguardo al 13° posto (47’36”17).
Sulle manifestazioni è intervenuto il presidente della Fidal nazionale , Algio Giomi: «Noi crediamo che l’atletica sia quella che i nostri ragazzi ci hanno fatto vedere in questi giorni. Ed è su questa atletica che puntiamo e vogliamo lavorare per il futuro. Non si discute: la lotta al doping è un punto fermo. Certi episodi non possono offuscare uno sport come il nostro da sempre profondamente orgoglioso dei propri valori».
Da segnalare anche i debutti iridati di Gregorio Angelini (Locorotondo) settimo con 45’26”66, mentre Giuseppe Inglese, lucano in forza all’Amatori Acquaviva, ha tagliato il traguardo al 13° posto (47’36”17).
Sulle manifestazioni è intervenuto il presidente della Fidal nazionale , Algio Giomi: «Noi crediamo che l’atletica sia quella che i nostri ragazzi ci hanno fatto vedere in questi giorni. Ed è su questa atletica che puntiamo e vogliamo lavorare per il futuro. Non si discute: la lotta al doping è un punto fermo. Certi episodi non possono offuscare uno sport come il nostro da sempre profondamente orgoglioso dei propri valori».
Fonte:
lagazzettadelmezzogiorno.it