DAGLI “ATTI DEL
COMUNE” … LA DEMOCRAZIA SECONDO PINTO !!!
Ormai da oltre un anno assistiamo attoniti e
senza parole ai continui “papocchi” di un’amministrazione allo sbando che
dimostra ogni giorno con atti ed atteggiamenti di non essere mai riuscita, sin
dal momento dell’insediamento, ad imboccare la via giusta, viaggiando allo
sbando e senza programmazione, senza creatività, ma soprattutto senza rispetto
di nulla e di nessuno.
Infatti gli unici cavalli di battaglia, che
sono sempre pronti ad esaltare in ogni occasione utile, come un disco rotto,
sono i “lasciti” della vecchia amministrazione di centro destra che stanno
trovando esecuzione (per loro fortuna) in questi mesi, vedi le Terrazze del
Mezzogiorno, la ristrutturazione del vecchio ospedale, lo sblocco dei fondi
Cipe per la ristrutturazione delle scuole, il completamento delle opere presso
il Cimitero Comunale, il completamento delle opere presso la zona industriale
di San Basilio, la sistemazione del Parco del Monterrone, i fondi per il bosco
di Sant’Antuono e via dicendo.
Qualcosa di cui vantarsi in effetti lo
avrebbero, ma forse preferiscono occultarlo, vedi la sporcizia nel paese,
l’indecoro urbano e l’incuria per il verde pubblico, la raccolta differenziata
ai minimi storici(il tutto ampiamente documentato anche e soprattutto dai
cittadini), l’impegno per garantirci a breve l’apertura di un ospedale
psichiatrico giudiziario, la gestione dei parcheggi, la gestione della
viabilità ecc. ed è proprio su questi ultimi che vogliamo soffermarci.
Dopo l’inutile ed incomprensibile
eliminazione dei parcheggi e della viabilità nel Largo Chiesa Madre e nei
pressi della Chiesa del Convento, cosa ampiamente criticata anche dai residenti
per normali problemi di accesso alla proprietà privata, nonché per l’eliminazione
di circa 25 posti auto senza una
adeguata individuazione degli stessi altrove, siamo arrivati all’epilogo
dello scempio di Corso Vittorio Emanuele.
Infatti dopo esserci avventurati in una
esaltante “gincana” tra Corso Vittorio
Emanuele, via Altamura girando anche per via D’Azeglio, via Sansonetti e via Dante, finalmente arriviamo all’ambito
traguardo presso la Rotonda, dove speriamo di incontrare l’assessore al ramo
che ci consegna il premio per essere arrivati a destinazione, ed invece non
trovando nessuno ci guardiamo attoniti e pensiamo “a cosa serve tutto ciò” ? E
dopo minuti di riflessione più attenta ci rendiamo conto della verità e cioè
dell’ennesimo “papocchio” di questa amministrazione !!!
Con tutto questo non vogliamo assolutamente
contestare la scelta di questa amministrazione di voler chiudere al traffico
alcune strade del paese, scelta che potrebbe tra l’altro derivare anche da
esplicite richieste dei cittadini e dei commercianti, ma ne contestiamo invece
il metodo e la logica spiegandone anche le motivazioni.
Il problema della chiusura di Corso Vittorio
Emanuele è una cosa che si dibatte ormai da tempo, cercando di coniugare
l’esigenza dei cittadini di avere una zona pedonale con quella dei commercianti
che lo vorrebbero aperto per dare maggiore visibilità alle loro attività.
Dopo una serie di incontri tra
amministrazione comunale e commercianti, sono addivenuti ad un accordo, e cioè che
i commercianti avrebbero fatto delle proposte all’amministrazione sulle
possibili soluzioni e che queste ultime sarebbero poi state messe ai voti, e
così come avviene in ogni paese democratico la soluzione più votata sarebbe
stata quella da attuare.
Questo è il principio secondo logica ! Quello
che invece è accaduto è stata una soluzione del tutto anti democratica, e cioè
il Sindaco ha approvato la soluzione meno votata, facendo credere così di aver
accontentato tutti.
La cosa più strana è che il primo Cittadino
come al solito non sente e non guarda in faccia a nessuno, facendo delle
proprie idee un dictat assoluto ed indiscutibile non solo per i cittadini ma
anche con i membri della sua maggioranza.
Allora ci chiediamo, a cosa è servito
chiudere Corso Vittorio Emanuele in quel modo barbaro, visto che non ha
ricevuto il plauso né dei cittadini per l’area pedonale, né dei commercianti a
supporto delle loro attività ?
Non sarebbe stato più semplice ed efficace
chiudere il Corso ad esempio dalle 18/19 in poi, in modo da conciliare entrambe
le cose, così come fanno in tanti altri paesi e città ?
Noi ci siamo posti il problema. Ora chiediamo
ai cittadini ed agli interessati, abbiamo sbagliato o forse non abbiamo capito
niente noi ?
Il tutto lo si evince guardando gli “Atti del
Comune” dove la democrazia non è quella che tutti i cittadini conoscono, ma
invece quella “secondo Pinto”.
Ma dopo tutto, questa è la Mottola migliore
che hanno promesso, e che ci piaccia o no, ce la dobbiamo tenere !!!
Raffaele Ciquera
Consigliere Comunale
Puglia prima di tutto - Mottola