In
occasione della “Giornata
Mondiale nel ricordo di tutte le Vittime della Strada”,
istituita per ricordare i milioni di morti (circa
1,3 nel 2010) che
ogni anno perdono la vita in incidenti sulle strade di tutto il
mondo.
Parafrasando una significativa frase del Beato
Giovanni Paolo II che
diceva:
“Non
ci si rassegni mai a considerare l’elevato numero delle vittime
della strada, come una fatale ed inevitabile pedaggio da pagare al
progresso”, l’associazione Vivi la Strada .it promuove domenica
prossima 17 novembre alle ore 11.30 una
celebrazione eucaristica nella Chiesa di San Domenico di Putignano, officiata dal
parroco Don
Peppe Recchia.
Ogni
due ore in
Italia una
persona muore a causa di un sinistro stradale. È la prima causa di
morte per i giovani al di sotto dei 30 anni ed è la più grave
strage in tempo di pace a cui stiamo assistendo. In base ai dati
diffusi dall’Istat, nell’anno 2012 si sono verificati sulle
strade italiane 186.726
incidenti con
lesioni a persone con circa 3.653
morti e
264.716
feriti,
tradotte in N10
vittime al giorno,
con migliaia di famiglie segnate a propria volta dalla tragedia.
Rispetto
al 2011, gli incidenti stradali sono diminuiti del 9,2%, i feriti del
9,3% e i morti del 5,4%. Tra il 2001 e il 2012 la riduzione delle
vittime della strada è stata pari al 48,5%, con una variazione del
numero dei morti da 7.096 a 3.653.Nell'anno 2011 nell’assemblea
Generale dell’ONU
ha
proclamato un nuovo decennio di iniziative per la cultura e la
sicurezza stradale, con lo scopo di ridurre ancora ulteriormente il
numero delle vittime sulle strade entro
il 2020.
In quest’ottica la
Commissione Europea, dove
l'associazione "Vivi
la Strada .it"
è iscritta, ha
definito otto obiettivi strategici per la mobilità sicura:
- migliorare la sicurezza dei veicoli;
- realizzare infrastrutture stradali più sicure;
- incrementare le tecnologie intelligenti;
- rafforzare l’istruzione e la formazione per gli utenti della strada;
- potenziare i controlli;
- fissare un obiettivo per la riduzione dei feriti in incidente stradale;
- prestare maggiore attenzione alla sicurezza dei motociclisti;
- più divulgazione da parte degli organi di stampa e televisivi rivolta alla sensibilizzazione per la sicurezza stradale.
Governo,
Parlamento, Istituzioni, associazioni nazionali e locali si stanno
attivando sempre di più per la Cultura della sicurezza stradale e le
nuove norme introdotte nel Codice della Strada potranno sicuramente
consolidare i risultati fin ora ottenuti nella prevenzione degli
incidenti. Anche noi dell’Associazione “Vivi
La Strada .it”,
giorno dopo giorno, ci prodighiamo per promuovere e sensibilizzare
l’educazione alla sicurezza stradale: sappiamo con certezza che non
è mai troppo ciò che facciamo, e che ogni qualvolta che un
incidente mortale diventa realtà, ci sentiamo sconfitti.
Ma la
determinazione e la condivisione di questo nobile ideale, ci sprona
ad andare avanti e a non demordere. Ci dispiace che ogni anno
aumentano le famiglie colpite da queste tragedie della strada, noi
vorremmo che questi numeri dei decessi e feriti si bloccasse pur di
non vedere più famiglie distrutte dal dolore incancellabile. Dal
2007, l’associazione Vivi la Strada .it ha accolto l’appello di
un papà che ha perso il suo unico figlio in un incidente stradale,
divulgando il suo slogan: “Meglio
che torni mio figlio senza patente, che la patente senza mio
figlio!!”. Da
settembre
2012 - luglio 2013,
Vivi La Strada .it ha portato la cultura della sicurezza stradale e
ha fatto lezione ed eventi in piazza a 23.000
tra
studenti e giovani frequentatori di discoteche e pub.
Nel
settembre 2013 in una riunione di servizio in Prefettura, Vivi la
Strada .it ha chiesto più controlli e la messa in sicurezza per
quelle più arterie macchiate di sangue: la S.S. 172 (Casamassima –
Martina Franca) la S.S. 172 Dir ( Fasano - Locorotondo) la S.P.237
(Monopoli – Mottola) la S.S. 100 (Gioia del Colle – Sammichele di
Bari e la Gioia del Colle -
San
Basilio Mottola).
Fonte: putignanoweb.it