“NIDI”:
il fondo della Regione Puglia, a sostegno delle nuove iniziative
d’impresa”: è stato questo il tema dell’incontro, organizzato
a Ginosa, dalla CNA delle Gravine, nei giorni scorsi.
Il
primo di sette incontri formativi, che ha visto anche la
partecipazione degli imprenditori Giovanni Matera ed Alessandro
Leccese. Il primo ha avuto l’intuito vincente di investire in
formazione, per distinguersi sul mercato. Il secondo, di
diversificare l’iniziale vocazione produttiva della sua azienda,
affinchè fosse competitiva. In particolare, il laertino Giovanni
Matera, rivolgendosi ai numerosi giovani presenti, li ha esortati a
sognare, perché ‹‹ogni cosa è creata due volte: prima nella
nostra testa; poi, nella realtà. Senza sogni, non abbiamo priorità
da concretizzare. Ci si può distinguere nella vita e sul mercato
attraverso idee nuove. Non importa essere i primi, ma arrivare per
primi››.
Di
qui, l’invito a partecipare al nuovo bando NIDI, che è stato
illustrato da Rocco Giove e Nicola Malvani, attraverso gli
approfondimenti affidati a Pasquale Ribezzo, segretario CNA Puglia.
E’ destinato a sostenere le microimprese di nuova costituzione, con
un contributo a fondo perduto ed un prestito rimborsabile.
L’obiettivo è quello di agevolare l’impiego di persone con
difficoltà di accesso al mondo lavorativo.
Anche
le imprese già costituite possono richiedere l’agevolazione,
purchè si siano costituite da meno di sei mesi, non abbiano emesso
fattura o percepito corrispettivi ed abbiano la partecipazione di:
giovani con età tra i 18 ed i 35 anni; donne di età superiore ai 18
anni; disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro
subordinato negli ultimi tre mesi; persone in procinto di perdere il
posto di lavoro. Non sono considerati in possesso dei requisiti i
pensionati, i dipendenti con contratto a tempo indeterminato, gli
amministratori di imprese, anche se inattive ed i titolati di partita
IVA. Per questi ultimi c’è una deroga, purchè, nei dodici mesi
antecedenti la presentazione della domanda telematica preliminare,
abbiano emesso fatture per un imponibile inferiore a 30mila verso non
più di due differenti committenti.
Sono
escluse dall’accesso alle agevolazioni le imprese che intendono
operare nei seguenti settori: pesca ed acquacoltura; produzione
primaria dei prodotti agricoli; trasformazione e commercializzazione
di prodotti agricoli; esportazione; settore carboniero; costruzione
navale; siderurgia; settore delle fibre sintetiche.
Per
50mila euro, l’agevolazione è pari al 100% degli investimenti
ammissibili, con metà a fondo perduto e metà come prestito
rimborsabile; per investimenti tra 50.000,01 e 100mila euro,
l’intensità di aiuto è pari al 90%; da100.000,01 a 150mila euro,
l’agevolazione è pari all’80%. L’istanza di accesso al bando
deve essere preceduta dalla presentazione di una domanda telematica
preliminare, disponibile all’indirizzo www.nidi.regione.puglia.it.
Il bando non ha scadenza e prevede un fondo FESR pari a 54milioni di
euro. L’iniziativa viene attuata da Puglia Sviluppo S.p.A.
Maria Florenzio