Nuovo
appuntamento, quest’anno, tra le iniziative messe in programma
dalla Confraternita del Carmine per la Pasqua 2014. Dopo 14 anni, il
“Concerto della Passione” è ritornato nel luogo in cui era nato.
In questi anni, si era sempre tenuto, ma nella parrocchia di San
Giuseppe Lavoratore. Domenica sera, alla presenza del sindaco Luigi
Pinto, dell’assessore Franco Gentile, del consigliere Cosimo De
Pace e dell’arciprete don Sario Chiarelli, l’atteso ritorno nella
parrocchia del Carmine. Ad
eseguire le marce della Passione, diretta dalla Maestra Barbara
Gigante, è stata la banda dell’associazione “Umberto Montanaro”,
presieduta da Mimmo Carriero. L’occasione è servita alla
presentatrice, la giornalista Maria Florenzio, per ricordare tutti
quegli strumentisti, che, passati per questa realtà bandistica,
sorta nel maggio del 1986, hanno, poi, raggiunto la fama nazionale ed
internazionale: Oronzo Mario Scarano, grande compositore di opere
liriche, cantate, oratorie, romanze e canzoni napoletane; Umberto
Montanaro, direttore della Filarmonica di Lugano, compositore ed
illustre trascrittore, dal quale prende il nome l’attuale
Associazione Musicale; Lorenzo Semeraro, compositore e docente presso
il Conservatorio di Musica di Firenze.
Con
grande professionalità, i circa trenta strumentisti della banda
hanno proposto le marce più celebri, che vengono eseguite durante le
processioni della Settimana Santa: “Tomba che chiudi in seno” del
compianto compositore mottolese Franco Leuzzi; “Mestizia” di
Vittorio Manente; “Inno a Cristo morto” di Giuseppe Cacace. Prima
che il concerto continuasse, il priore Vito Greco ha voluto non solo
omaggiare con dei fiori la Maestra Barbara Gigante, ma ricordare
anche quello che è “il cammino della Confraternita del Carmine,
dal 1701; un cammino votato alla solidarietà e alla carità”.
Un
omaggio floreale anche alla giornalista Maria Florenzio, per mano di
Cosimo Sasso. Consegnati anche alcuni premi: una targa a Lorenzo
Chiulli e a Piero Rella, per aver contribuito all’allestimento
della processione dei Misteri in miniatura.
A consegnarle,
rispettivamente don Sario Chiarelli e Mimmo Matarrese. Una targa,
poi, per mano del sindaco Luigi Pinto, è andata all’artista
Stefano D’Onghia, dell’associazione “Krabà”, presieduta da
Roberta Pepe, per aver realizzato un quadro “Ai piedi della Croce”,
diventato il poster ufficiale della Confraternita del Carmine per la
Pasqua 2014.
A
concludere la serata, le marce: “A Vittorio Emanuele II” di
Vincenzo Consenti; “Tristezze” di Giacomo Lacerenza, con la
partecipazione del priore Vito Greco nei panni del troccolante;
“Mamma” di Luigi Rizzola, nota per i quattordici tocchi di
campana, che potrebbero alludere alle altrettante stazioni della Via
Crucis. La compose nel 1911 e fu eseguita per la prima volta da
un’orchestra d’archi ai funerali della madre, nella Basilica di
Santa Maria Novella, a Firenze.